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Vecchio 31-12-2009, 01.01.13   #1
dafne
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Predefinito fantasticherie vampiresche

Scrivo qui perchè è una riflessione legata ad un'esperienza personale e volevo capire se ho avuto "un'illuminazione" o se è stato solo il lampo di un nuovo corto circuito tra i miei neuroncini

Per qualche giorno di seguito mi sono ritrovata sommersa dall'immaginazione, anche se sarebbe più corretto parlare di fantasticherie.
Il tutto è partito con conversazioni fra me e me..molto animate che poi sono passate a simulazioni di conversazioni e situazioni.
Mi ritrovavo sempre in situazioni diverse a vivere come dei piccoli film, come capita a volte per addormentarsi..solo che ero sveglia e che questo fantasticare si svolgeva nel mentre della mia giornata quotidiana.

Un sognare ad occhi aperti che però nei giorni ha preso proprio quasi il posto della realtà.
Mentre pulivo dalla signora, ad esempio, mi dovevo continuamente costringere a pensare a quello che stavo facendo e a concentrarmi, altrimenti mi ritrovavo in lontani paesaggi, in altre storie..coinvolgenti anche.

Ho dormito parecchio ma non mi sono riposata affatto.
Poi la cosa ho notato che ha preso un'ulteriore piega. Dal fantasticare positivo stavo scivolando in quello negativo, mentre inizialmente erano tutte situazioni bellissime man mano che passava il tempo facevano capolino sentimenti come la malinconia, la tristezza, la delusione ecc

Ho potuto notare che maggiormente il sogno, la fantasticheria direi meglio, diventava autonoma maggiormente avevo difficoltà ad essere presente, maggiormente prendeva pieghe tristi.

Poi ieri ho avuto una giornataccia, naturalmente non avevo combinato niente in casa e i bimbi stavano tornando dal campo scout, ero fisicamente stanca e m'è "venuta la luna".

Un malumore incredibile m'è sceso addosso.

Ora, piano piano la nube si stà diradando ma mi chiedo se è questo quell'immaginare negativo di cui parlano alcuni autori e di cui ho letto in giro per la città.

Non è sognare, perchè quando sogno mi risveglio che stò bene, persino carica, non è neanche quell'immaginare cose come favole per i bimbi perchè è divertente o un momentaneo proiettarsi nel futuro..perchè è momentaneo.
E' stato piuttosto come se entrasse in gioco un lato di me che proiettando questi film mi ciucciava energia, come se dal momentaneo sogno divertente o piacevole fossi scivolata in una sorta di veglia.

Il malumore dipende forse da questo? da questa costante emorragica perdita di energia (dal sogno ricavo sempre un insegnamento o un indizio o alla peggio un momento divertente, ma comunque inizia e finisce) e dal perdere il contatto con la realtà?

Come se il contatto con la realtà dipendesse da una certa energia a disposizione, o forse un'energia direzionata ovunque e non solo nel pensiero.

Radicarsi significa allora forse questo? Mantenere costantemente una certa dose di energia ( e di attenzione? Ma forse sono la stessa cosa o coincidono in questo..) verso la realtà, mantenendo una certa vigilanza su ciò che abbiamo attorno?

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