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Vecchio 20-08-2008, 00.38.03   #1
AzzeccaGarbugli
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Predefinito Lavoro occasionale (buoni lavoro)

Ossia quel tipo di lavoro che un tempo permetteva alle madri di famiglia di arrotondare le entrate e ai ragazzi di guadagnare qualcosa sperimentando il mondo del lavoro e che con la stretta dei contratti di lavoro , assunzioni obbligatorie , INPS , INAIL ....era praticamente scomparso [salva la formula del lavoro in nero , formula che non tutti i datori di lavoro (per fortuna)adottano] .
Qualcuno ricorda le vendemmie ? A Settembre , prima di tornare a scuola ( allora cominciava ad ottobre )la vendemmia era una grande occasione per noi ragazzi di "lavorare" accanto agli adulti e grande soddisfazione nel percepire , ad ogni fine giornata lavorativa , il denaro guadagnato. Per molti una gradita esperienza ed economicamente una boccata d'ossigeno per il lungo inverno .
E proprio con la vendemmia 2008 viene introdotto il primo esperimento di lavoro occasionale ( se funzionerà sarà applicato anche ad altri
settori) ,disciplinato dalla manovra economica di alcuni giorni fa , ma sostanzialmente applicativo della legge Biagi del 2002 , finora mai attuata.
Una formula per molti, non solo per soggetti non ancora entrati nel mondo del lavoro (studenti) o in procinto di uscirne (pensionati) e comunque diretta ad evitare che le molte prestazioni di lavoro occasionale che popolano il mercato del lavoro avvengano in nero .
Parliamo di piccoli lavori domestici a carattere straodinario compresa l'assistenza domiciliare a bambini , persone anziane , ammalati o con handicap , insegnamento (lezioni) privato supplementare, consegna porta a porta di giornali ,piccoli lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici e monumenti , realizzazione di manifestazioni sportive , sociali e culturali , oltre naturalmente alle attività agricole di carattere stagionale .Al fine di evitare abusi sono stati fissati dei limiti : il rapporto di lavoro occasionale,anche con più datori di lavoro, non può dar luogo a redditi superiori a 5.000,00 euro annui .Limitie anche per il datore di lavoro che per la vendemmia in corso ad esempio, non può usare buoni lavoro per più di 10 milioni di euro.
I vantaggi sono duplici :l'azienda può operare in regola senza l'obbligo di dover stipulare alcun tipo di contratto ( che si dice appunto a forma libera) e quindi senza più alcun complicato iter burocratico , il lavoratore ha il vantaggio di svolgere un'attività con le coperture previdenziali e assicurative .
E' prevista una particolare procedura per il pagamento del corrispettivo : i lavoratori sono retribuiti attraverso la consegna di buoni lavoro del valore nominale fissato da un decreto del ministro del lavoro e delle politiche sociali ,i buoni vengono acquistati dal datore di lavoro presso gli uffici autorizzati , uffici provinciali dell'INPS e anche uffici postali .
Una volta effettuata l'attività e ricevuti i buoni il lavoratore può presentarli ai centri autorizzati i quali sul valore nominale del buono trattengono una percentuale (sempre fissata dal decreto ministeriale)come rimborso spese del servizio prestato, versano i contributi INPS e INAIL dovuti e pagano il restante importo al lavoratore.
Per la vendemmia in corso, ad esempio, i buoni lavoro valgono 10 euro lordi l'ora (media retributiva oraria nazionale nel settore agricolo del 2007) , comprensivi di contributi previdenziali e assicurativi e il lavoratore riceverà 7,5 euro netti, esentasse .Il compenso infatti è esente da quasiasi imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupazione e inoccupazione del lavoratore occasionale.
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"....Chi dice le bugie al dottore , vedete figliuolo è uno sciocco che dirà la verità al giudice. All'avvocato bisogna raccontar le cose chiare : a noi tocca poi imbrogliarle"
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