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Vecchio 04-04-2009, 00.38.43   #63
Sole
Conosce ogni vicolo
 
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Ci provo anche se non son sicura di riuscire.


Se mi costringo a fare qualunque cosa, soffro nel farla, mi stanco, consumo, non ho volontà è solo un dovere che compio per senso del dovere e non volendolo, non scegliendolo. Sono ad esempio costretta ad andare a lavorare e poche volte all'anno riesco a volerlo. .
Posso dire di sacrificarmi volentieri, dove sacrificio è scegliere, ma allora se scelgo non c'è più costrizione, ho scelto e quindi voglio e se voglio non sono costretto, faccio. Ma se continuo a fare una cosa sentendomi costretto, non sto volendo ma sto subendo quella cosa, il dovere di farla e non ha la stessa valenza. Non può esserci costrizione e volentieri perchè non compio un dovere volentieri in costrizione. Ma posso invece compiere un dovere volendolo fare. Posso volere andare a lavorare e farlo e posso dovere andare a lavorare e farlo e infine, ipotesi data a pochi, posso volere dovere farlo.


In effetti non è facile cogliere questa distinzione, ma se prendo una medicina sapendo che mi fa bene non sono più costretta, ma scelgo, non mi piace ma non è importante, non mi pesa... una costrizione è un peso, un dovere, ma volerlo non è più un peso, si agisce e basta.


EDIT: non ho letto Ray
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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