Discussione: Opera al nero.
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Vecchio 10-01-2011, 22.56.52   #238
Senza Volto
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Non vorrei apparire 'arrogante', ma credo che il punto non sia tanto cercare di definire questo nero (anche perchè è stato detto che è pressappoco impossibile farlo, proprio in quanto nero!) quanto piuttosto osservare l'effetto che ha su di noi, il modo in cui vi interagiamo. Questo anche credo volesse dire Monsieur Uno, quando diceva che non bisogna usare tanto la testa quanto il 'corpo', per 'entrare' nella materia.

A questo punto salto tutta la teoria e vengo a bomba con la domanda veramente importante per me: ma qual'è, o meglio, come si trova, la benzina necessaria per effettuare il vero tuffo?
Perchè, se è vero che ad oggi non ho mai raggiunto l'intensità necessaria, è perchè evidentemente la mia benzina è insufficiente o comunque poco 'ricca' degli addittivi giusti.
In una parola, ciò che c'era dall'altra parte, non era mai così 'importante' da spingermi ad affrontare le tenebre, anche se credo, ahimè, che questa sia la solita scusa dietro alla quale si nasconde la mia mente (e non è il cappuccio!)

Arrivo così alla mia ipotesi: se è vero il mio ragionamento, ho il sospetto che, razionalmente, non esista un solo motivo valido per accettare di affrontare questo nero. La mente vi si opporrà sempre, sostenendo che in fondo non c'è niente per cui valga la pena rischiare, che poi non è così importante come sembrava, come la volpe con l'uva......
La scelta, apparirà sempre irrazionale e priva di giudizio. Il gioco, parrà non valere mai la candela.
Quindi forse, e dico forse, il vero segreto è affrontare il tutto non razionalmente, ma con l'istinto, con i sensi, 'a pelle' come si suol dire, ma non saprei definirlo meglio. Forse come un cane che si lancia a difesa del suo padrone attaccato dai lupi, incurante del fatto che potrebbe morire anche lui.

Dopo questa riflessione riformulo dunque in maniera migliore la mia domanda: ma come si usa questo corpo, come si diventa 'Padroni del proprio istinto'? Come si prende cioè quello che altrove è stato definito il sopra--vento? E ancora, se il mio ragionamento è corretto, come si 'disattiva' momentamente la mente razionale in questa prima opera?

Perchè credo, dopo tutto, che in fin dei conti l'opera al nero si 'riduca' a questo (se mi è consentito il termine), ne più, ne meno...... Tutto il resto non è altro che la mente che ci piazza sul cammino ulteriori ostacoli.
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