Discussione: Ictus cerebrale
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Vecchio 04-01-2008, 23.01.16   #1
jezebelius
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Predefinito Ictus cerebrale

Per nulla carina, questa.
La posto anche se è fonte di angoscia e forse dovrebbe essere messa in esperienze.

Ero nel letto.
Il corpo dormiente la mia coscienza vigile.
Ad un tratto, poichè la mia coscienza vedeva e sentiva tutto ciò che in quel momento accadeva, il mio corpo, al lato sinistro si blocca.
Il corpo era...come dire diviso in due e nella parte bloccata una specie di formicolio. Questa intorpidita, quindi compreso gambe e braccio sinistro, mentre la destra riusciva a muoversi.
Ero ( per l'esattezza mi sono visto ) nella camera da letto, che ho occupato fino a qualche tempo fa e dove ho passato gli anni dai 10/12 ai 20/22.
Mi rendevo conto, tornando sul corpo, che la parte sinistra non si muoveva mentre con il braccio destro alzato cercavo, muovendolo come per fare cenno di avvicinarsi, di attirare l'attenzione di mia mamma che si trovava a passare fuori dalla porta.
Una voce nel mentre percepivo tutto questo era mi diceva: " Non preoccuparti è un ictus ".
Di qui, ancora di più, una paura immane, paura di morire più nello specifico, mi ha assalito.
Se la parte sinistra insomma era bloccata il cuore non lo era ed addirittura riuscivo a vederlo nel suo movimento meccanico ( oltre che sentirlo ).
Sembrava che la paralisi non l'avesse intaccato.
mi son svegliato si botto, col cuore che andava a mille.
La sensazione che mi ha accompagmnato per tutta la giornata è stata altrettanto inquietante poichè era dietro l'angolo la sensazione di morire da un momento all'altro o di li a poco.
Tornando al risveglio oltre al fatto di essere scosso, quando mi sono alzato dal letto, fin sotto la doccia, mi accompagnava la sensazione che "quello" non era il " mio " corpo. Addirittura avvertivo una mancanza di sensibilità alla parte sinistra e " non riconoscevo" ( non so come dire ) come mia questa parte.
Questa percezione, anche se forse in maniera minore rispetto a quando è accaduta, me la porto dietro da almeno una settimana.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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