Discussione: Intenzione e Volontà
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Vecchio 27-01-2007, 01.03.30   #8
jezebelius
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
se spari l'intenzione è il mirino, la volontà la canna del fucile.....


Adesso la domanda sorge spontanea... e cosa è che spinge?
Se dovessi rispondere io ribalterei la faccenda (come è in realtà)... non c'è niente che spinge, quanto invece c'è altro che attira... quindi noi abbiamo la capacità (se l'abbiamo) di mirare, mollare e poi concentrare il flusso verso un bersaglio.... poi una volta che è partito tutto accade.... come deve accadere, come possiamo.....

Allora cerco di raccapezzarmi un attimo per vedere se ho capito.
Intanto la distinzione, tra intenzione e volontà, va posta per capire meglio la dinamica. Effettivamente se sto sparando, come hai riportato nell'esempio, l'intenzione è il mirino, la volontà la canna del fucile.
Ora tendendo conto che l'oggetto verso il quale rivolgo la mia intenzione ( non so se si può dire " desiderio", quindi il desiderare qualcosa ), a prima vista, posso dire che è questo che mi "attira"?
Evidentemente mi pare di capire che si possa consideralo in questi termini.
Di conseguenza è soltanto " apparente" l'azione del mirare, in quanto ciò che credo, a torto quindi, essere l'oggetto della mia intenzione, invece mi attira a se forse, ma non ne sono sicuro, per " qualità" che io gia posseggo e che dunque, una volta raggiunto quel punto-obbiettivo si possono definire-levigare ancora di più.
Esempio: se volessi fare il medico, insomma ne avessi l'intenzione, non sapendo ancora in quale branca specializzarmi, il fatto stesso che percorro la strada per arrivare a quel "traguardo ", o punto di partenza altro se vogliamo, mi darà la capacità di affinare ciò che potenzialmnente posseggo gia internamente. Pertanto sarà in base a quese caratteristiche interiori-intrinseche che "avrò" l'intenzione di fare il medico.
Ma questa non sarà altro che un " riflesso" indotto dall'esterno; in pratica l'oggetto al quale mi rivolgo, " carica " la mia intenzione, perchè ne posseggo potenzialmente le caratteristiche. Possiamo definirle quindi come la parte che in potenza, laddove presenti, nell'atto di essere attirate, appunto, vengono percepite come spinta?
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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