Discussione: Volere senza volere
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Vecchio 03-05-2008, 21.55.06   #18
Ray
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Riprendo questo tread di Kael da un punto di vista un po' diverso, che poi è il mio personale, per dire forse la stessa cosa, forse una diversa, ma soprattutto per cercare di chiarire la questione a me stesso, visto che le mie esperienze me la fanno vivere e quindi vedere diversamente da come l'ha messa lui.

Partiamo dalla brama. Essa è il nostro unico e solo motore per fare qualsiasi cosa. Finchè siamo identificati con ciò che non siamo, con l'ego, con l'immagine (bidimensionale) di noi stessi (presente la grotta di Platone?), che poi è ciò che ci permette inizialmente di avere coscienza di noi... identificati quindi con le sensazioni che vengono dalla materia che, grazie alla percezione dell'altro-da-noi, ci permette di iniziare il viaggio di ritorno. La brama è desiderio di possedere questa materia... è in realtà, a mio avviso, il Desiderio che abbiamo di Dio offuscato, imbrogliato, da ciò che possiamo percepire e che quindi li si indirizza... la fiamma nel deserto che mostra miraggi, e noi vogliamo questi miraggi.

Poi come si sviluppa questa brama? Si sviluppa grazie al fatto che siamo divisi. Abbiamo percezione limitata di noi, quindi esiste una gran parte di Noi che non sappiamo e ci identifichiamo in ciò che ci sembra, in ciò che appare... aria che si identifica col palloncino.
Il fatto di essere divisi porta all'azione di continuare a dividere, e quindi noi continuiamo a scartare da quel che chiamiamo noi stessi tutta una serie di possibilità e di verità che non ci piacciono, ritenendo di poter decidere cosa non fa parte di noi, e ottenendo di limitare l'essere sempre più, creando sempra maggior divisione, frammentazione. E da qui si creano i meccanismi che poi ci possiedono, meccanismi dell'ombra, che si succhia le nostre energie, quelle che arrivano da quel che siamo veramente, l'Io, e si nutre a nostro discapito, mutando il nostro Desiderio in brama, brama verso le cose che servno a lui e non a noi. Gli servono per possedere o per diventare quel che ci va di credere di essere, per alimentare la falsa idea di noi stessi, l'apparenza che vogliamo dare.

Lavorando su se si iniziano a vedere i meccanismi e, dietro di essi c'è sempre brama. 100% dei casi. Altrimenti non avrebbero energia. Siamo posseduti dal nostro servo che usa la nostra energia per comandare.
Quando vediamo la brama che c'è dietro a questi meccanismi, a quel che siamo stati fion ad adesso, se abbiamo un centro di gravità sufficientemente solido su cui stare appoggiati quando vediamo, capita che la cosa non ci piaccia più.
E la brama inizia a calare... chiudiamo quei canali, o riduciamo la pressione o quel che è.

Quando la brama cala, o si annulla, cosa resta? Resta l'inerzia. Resta il vuoto, il non movimento... e ci si rende conto che facevamo qualsiasi cosa per brama, anche respirare.

Dopo la brama, se si vuole fare qualcosa, serve volontà. Qualsiasi cosa, anche respirare. Bisogna ricordarsene e fare o sforzo corrispondente. Capita di rendersi conto che determinate azioni, come andare a lavorare o anche altro di meno complesso, siano necessarie, che vadano fatte, ma di non avere alcuna spinta a farle... o le facciamo davvero, le facciamo Noi, o non vengono più fatte... come prima, che si facevano da sole.

E' il contario di quel che ci sembra... prima pensiamo di essere noi a farle, invece si fanno da sole grazie alla brama, e chi agisce non è il nostro Io ma la sua immagine... poi per farle dobbiamo farle Noi, con sforzo di volontà, ma la sensazione che danno, se mettiamo la volontà necessaria, è che vengano fatte da qualcun altro attraverso di noi... ma quello è l'Io.

Però la volontà non è scontata, non appare automaticamente al calar della brama (qui quel che non mi batte del discorso di Kael, ma forse ho capito male, dato che sto sperimentando quanto è difficile esprimere queste cose), ma dobbiamo mettercela. Per metterla dobbiamo usare volontà... si usa volontà e, se ne usiamo abbastanza, questo innesca una reazione a catena, una corrente, che fa scaturire un'altra cosa, forse la Volontà, che agisce e Fa. E noi diveniamo spettatori di noi stessi, finalmente liberi di agire davvero... ma con che fatica!

Vabbeh ragazzi, questo è il primo tentativo di parlare di questa cosa, è venuto come è venuto. Parliamone se vi va... ho bisogno di chiarirle, di mettere in ordine, di sentire altri e di feedback... chissà che non si riesca a quagliare.

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