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Vecchio 03-09-2007, 16.21.17   #12
stella
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Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Faccio un esempio: se io penso di aver fatto un errore o una incapacità mia ma non lo voglio vedere, darò la colpa al fato, alle circostanze, insomma a tutti tranne che cercare dentro di me l’accettazione che è successo, il perché… che può essere che doveva accadere perché mi serviva per imparare qualcosa, anche se in quel momento non riesco a vederlo a comprenderlo, dietro c’è sempre un perché. Altrimenti ti porta anche a scappare dalle responsabilità perché il non volere l’errore lo sbaglio fa in modo di farti stare lontano da tutto ciò che può rifarti provare quelle sensazioni.
Se pensi di aver fatto un errore, vuol dire che in fondo lo sai, non volerlo vedere e riconoscere è sottrarti alla tua responsabilità.... dando la causa al fato o alle circostanze o agli altri, così quando rifarai lo stesso errore non lo riconoscerai... se parti dal presupposto che tu non puoi sbagliare....
Anzi, per mantenere questa convinzione, cercherai di evitare quelle persone o situazioni che ti costringerebbero a guardare in te stessa come soggetto.... in altre parole rifiuti così una parte di te stessa, la più naturale, forse....
Anche la situazione opposta, cioè bloccarsi nei sensi di colpa per un errore commesso, blocca e non fa crescere....
Quando si osservano gli animali, per esempio il micio di casa, si vedrà che quando va a caccia non sempre ha successo, ma non per questo si blocca nel senso di colpa o si preoccupa di cosa succederà in conseguenza del suo errore...
Semplicemente ritenta..... e tenta e ritenta diventa più abile e di errori ne commette sempre di meno....
Questo vuol dire che non esiste il micio perfetto, esistono tanti mici diversi....
noi veramente siamo molto condizionati dalla società in cui viviamo, prima di tutto la famiglia e la scuola, che ci danno un premio se siamo bravi e una punizione se siamo stati cattivi.... per cui reprimiamo certe cose che riteniamo non inerenti al modello che ci viene imposto... ma anche di questo non bisogna farsi uno scudo per non vedere le nostre responsabilità.... dando sempre la colpa agli altri se siamo fatti così.... se dico sempre: "sono fatta così" "sono sempre stata così" vuol dire che non intendo cambiare e che in quel momento cerco di evitare la fatica di pormi in un modo diverso....
Amarsi vuol dire sì imparare dagli errori, ma il presupposto per imparare è quello di ammettere di avere una lacuna... e che cambiare costa fatica e non è sempre conveniente per il proprio tornaconto personale....
Il fatto poi che se non ammetti i tuoi errori non li ammetti nemmeno negli altri, significa che ti rispecchi negli altri... di conseguenza se una persona sbaglia può significare che anche tu puoi sbagliare.... e questo ti fa arrabbiare molto...
Perdonarsi vuol dire sbloccarsi, a meno che il problema non sia proprio il perdono....
Cioè se non sei pronta a perdonare ad un'altra persona, tanto meno lo sei con te stessa...
Anch'io tante volte mi arrabbio e faccio difficoltà a perdonare gli errori degli altri..... ma poi penso che avrebbe potuto accadere anche a me.... e penso anche che a quella persona dispiace del suo errore come ne sarei dispiaciuta io... quindi il perdono è togliere il dispiacere suo, ma è inutile se io continuo a starci male.....
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