Discussione: Pausa caffè
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Vecchio 18-02-2012, 17.22.20   #1
diamantea
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Predefinito Pausa caffè

Da due giorni ho deciso di non bere più il caffè. Mi sono imbattuta in un 3d dove Uno parla di questo, caffè che tiene svegli chimicamente ma non sveglia.
Diverse volte mi sono tolta il caffè senza soffrire. Invece stavolta ho avuto una vera crisi di astinenza, ma non da caffè, bensì da social moment cafè.
Quello che mi è mancato è il rituale, non tanto mio al mattino, perchè non ho l'abitudine farmi il caffè appena sveglia, quanto tutti i momenti legati al caffè, cioè la mattina in comunità appena entro subito il caffè, poi a metà mattinata idem, oppure fuori al bar in compagnia, o da sola se devo chiudermi in ufficio amministrativo tutta la mattinata.
Insomma, ieri mi è venuta la depressione, mi sono mancati i miei momenti di socializzazione e di gratificazione affettiva legati attorno alla tazzina del caffè. Ho cercato cioccolato ed altre gratificazioni rimaste deluse dalla vuotezza dei miei sportelli di cucina. Poi nel frigo ho trovato un'oliva e quella mi ha calmato quel senso di disagio da privazione. Non vedevo l'ora si facesse sera per andare a dormire, desiderio di rimozione, di rifugiarmi nel sonno.
Dopo le 17,00 mi è passata la voglia di caffè perchè oltre quell'ora non sono più abituata a prenderlo, semmai accetto una tazza di the anche se raramente, mi fa acidità.
Ho potuto vedere come il cibo e il sesso sono i due piaceri più forti in assoluto, i più difficili a cui rinunciare.
Forse il cibo è ancora più difficile del sesso. Quella gratificazione orale, del palato è ineguagliabile. Attorno al cibo quanti rituali, condizionamenti, desideri irrefrenabili, sbalzi d'umore... mi è sembrata una cosa assurda essere schiava di una tazzina. E dire che fino a i 20 anni non sopportavo nemmeno l'odore del caffè.
Ma il caffè è solo un esempio...

Ieri sera ero in conflitto perchè stamattina sarei andata con mamy nel solito giro del sabato, con colazione al bar e caffè, almeno due. Pensavo che non avrei resistito alla tentazione della pasta sfoglia e crema bianca e del caffè, ma poi ho trovato l'alternativa della brioches del panificio con lo zucchero sopra e un cappuccino senza caffè ma con cacao diviso con Tina. Mi è bastato, sono stata serena senza pensarci più.

So per esperienza che quando si fa un lavoro particolare su di sè occorre anche una dieta particolare. Pare che la privazione del corpo con la fame e l'astinenza sessuale dia alcuni risultati.
Io non l'ho ragionando con la testa, ci sto arrivando piano piano da sola, in modo naturale, ma questo non vuol dire che mi risulta facile, solo trovo la forza di osservare.
Ho deciso di prendermi cura di me stessa, della mia salute e smettere di ignorare il mio nemico silenzioso: il colesterolo.
Occorre cambiare stile di vita, di alimentazione, e rinunciare ai condizionamenti mentali che se il corpo vuole vuol dire che fa bene e quello che non sente fa male, non sempre è così, non per tutte le cose è così.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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