Visualizza messaggio singolo
Vecchio 24-06-2009, 23.48.55   #7
dafne
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di dafne
 
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Che occorra forza (tanta) per essere onesti è vero, ma finchè questa forza viene esercitata per mezzo di uno sforzo non è consapevole, solo in piccolissima e sporadica parte.

Paradossalmente ci vuole più forza ancora per delinquere, non pare perchè lo sforzo è minore, visto che in quella determinata condizione di partenza si è orientati verso il male.

Per capirci meglio: ad un alcolizzato viene facile ubriacarsi, ad un astemio no, dovrebbe sforzarsi. Un Santo vive in onestà senza nessuna fatica, quello è... dovrebbe sforzarsi per far del male a qualcuno.

Chi sta in mezzo, l'ignavo, anche se crede di essere equilibrato in realtà si trova più vicino (meno sforzo) al male di chi è già orientato verso il bene.
Prima che qualcuno lo chieda vediamo perchè ho scritto che ci vuole più forza per fare del male a prescindere.
Perchè (nel punto in ci ci troviamo ora) dal caos la forza tende naturalmente ad andare verso l'ordine. Lo sforzo invece è diverso e dipende dall'orientamento che ognuno ha.
Lo so che non sarà chiaro, ma provate a rifletterci voi intanto.


Sono andata in confusione nella fase ubriacatura.
Scrivi che per un astemio costa grandissimo sforzo ubriacarsi, questo lo capisco, non bevo quasi mai e mi sono ubriacata due volte e sono stata talmente male che non rifarei l'esperienza se non facendomi grande violenza.

Questa grossomodo è la posizione del Santo, grossomodo perchè in realtà restando in metafora non berrebbe neanche cercando di obbligarsi, non ci riuscirebbe proprio.

Il Cattivo invece si ubriacherebbe senza neanche pensarci su, giusto?

Quindi in sintesi è la posizione degli ignavi ad essere sotto esame e a crearmi qualche problemino.

La forza si dirige naturalmente verso l'ordine, lo sforzo invece si dirige verso dove siamo orientati,,mmm..questa cosa dell'orientamento è già uscita altrove e non mi è chiarissima.

Però se resto in metafora se sono una che non beve (orientata verso il "bene") tenderò naturalmente a non farlo. Ma se opererò uno sforzo per bere...ehh..mi sa che se riesco ad operare uno sforzo (mi suona come un andare contro la forza..un controcorrente che però non so spiegare meglio) allora non sono orientata ancora davvero.

Ma si può essere "non orientati"? O per forza di cose o si sta verso una parte o verso l'altra?

..per forza...

La forza è quell'energia, quell'inclinazione naturale, istintiva mentre lo sforzo è il direzioanare in modo volontario quella forza magari costringendola?
dafne non è connesso