Discussione: L'ipocrisia
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Vecchio 25-06-2009, 10.56.52   #12
nikelise
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Originalmente inviato da stella Visualizza messaggio
Io penso che in fondo si sa di avere quel lato e a quel lato si è anche affezionati, solo che per la maggior parte del tempo si cerca di ignorarlo e soprattutto di farlo ignorare agli altri.
Se non si cercasse sempre l'altrui riconoscimento forse tanta ipocrisia scomparirebbe.
Comunque penso che ci sono persone che sono inconsapevoli di questo meccanismo e sono convinte che se si raccontano che il loro lato nascosto o ombra che dir si voglia non esiste e questo agisce per conto suo non pensano affatto di poter essere definite ipocrite perchè non si sentono così, e ci sono persone che sanno di esserlo, cioè consapevolmente predicano bene e razzolano male.
Per esempio i sacerdoti che hanno fatto condannare Gesù, se l'hanno fatto convinti che quella era una cosa giusta secondo la legge, o non avevano capito nulla di Dio ed erano in buona fede oppure temevano di essere smascherati e di perdere il loro potere, infatti Gesù chiamava loro e la gente come loro "sepolcri imbiancati" belli e irreprensibili di fuori e marci dentro.....
Persone che si servono di una cosa che per definizione dovrebbe essere buona solo per acquistare potere e rispettabilità e far prosperare il loro lato nascosto, se non è venuto loro nessun dubbio, nessuna crisi di coscienza, nessun rimorso, può significare solo che è quello il lato principale del loro modo di essere, e in questo sono coerenti.
Ma non avere il coraggio di ammettere di aver sbagliato e cercare di correggersi significa amare troppo il proprio errore e per questo si rivestono di buone intenzioni e di una buona facciata, per lo scopo di poter perseverare con il consenso degli altri.
"Errare è umano, persevare è diabolico", è putroppo e proprio questo che ci vedo.
Avere la vera possibilita' di esternare , manifestare i nostri vizi e mancanze , l'ombra insomma , sarebbe una rivoluzione epocale dalle implicazioni enormi.
Invece non e' cosi' perche' ?
Se vogliamo andare veramente al fondo di questo problema credo che si debba partire da molto molto lontano da quella promessa di salvezza ultraterrena che ha condannato tutti noi ad apparire diversi da quelli che siamo e che ci limita enormemente nella crescita.
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