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Vecchio 29-06-2009, 00.12.41   #1
dafne
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Predefinito Sconosciuto fattore magico...

Che cosa fa di una vita una vita vissuta, sensata, invece di un grumo di tempo, tenuto insieme dall'incrocio dei venti delle esperienze?
Che cos'č che ci aiuta a camminare per le strade che portano alla realizzazione, a quel posto fantāsico che č il nostro posto nel mondo?
Che cosa riesce a fare di un gruppo di persone una vera famiglia e quando, nella vita, riusciamo a sentire di essere finalmente arrivati all'essenza, di poterne godere e di poterne far godere chi ci stā vicino?

La forza che scaturisce č forse quell'alone di energia meragliosa che circonda le persone che per tutta la loro vita sono riuscite a trovare coesione ed aderenza, a percorrere una strada magari durissima e irta ma che era la loro e che a loro ha permesso di raggiungere confini che, quando ancora non mettevano di fila cinque passi, sembravano impossibili?

La noia č forse quel malefico "nulla" che dilagava e distruggeva Fantāsia? E quel nuovo nome dato dal bambino della storia era forse la nascita di una nuova idea? Ogni storia trae origne da un'idea.

E se uno si č perso il nome della propria storia che fā? Dove lo trova un romanzo che lo riporti all'inizio e glielo faccia riconoscere e gridare?
E se uno lo sā, lo conosce, ma non riesce a credere che sia possibile, che sia vero, che sia realizzabile..
In un tempo dove Infante Imperatrici e Vecchi della Montagna sono spariti e in cui Cavalieri e Draghi si sono estinti chi puō ridarci la forza per osare?

Sapere? Conoscersi? Credere?

Ridatemi le favole, rivoglio le mie favole, rivoglio i maghi e gli incantesimi, rivoglio indietro i tempi in cui i miracoli erano possibili e le bacchette trasformavano i rospi.
Adesso so perchč dicevano che le Fate si fanno vedere solo da chi non ha passato la porta della pubertā, solo agli occhi dell'innocenza, quando tutto questo, tutto questo spazio magico č a portata di dito.

Peccato che piccole dita non sappiano poi rendere reale la magia, trasformarla in qualcosa di terreno, di quotidiano, ci tocca di crescere e forse dimentichiamo qual'č la porta e io stasera mi sento come se fossi in una grande cucina, con i fornelli accesi e i frigoriferi colmi e una sala di gente in attesa di essere sfamata..ma come se avessi saltato le lezioni di cucina e fossi persino sprovvista di qualsiasi ricetta.
Eppure č proprio lė che devo essere.....

E continuo a chiedermi che cosa, che cosa fā scattare quell'interruttore che trasforma una vita di sequenze temporali di fatti in un'avventura unica e straordinaria.
dafne non č connesso