Discussione: Gli uomini
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Vecchio 15-01-2007, 01.09.41   #2
jezebelius
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Quasi tutti gli uomini,
vivono, fisicamente,
intellettualmente o moralmente,
entro il cerchio d'una parte assai ristretta
del loro essere potenziale.
Fanno uso di una piccolissima porzione della loro coscienza possibile
e in generale delle loro risorse spirituali,
più o meno come un uomo che contraesse l'abitudine
di usare e muovere,
del suo intero organismo, soltanto il dito mignolo.
Situazioni di emergenza e crisi ci dimostrano che possediamo risorse vitali,
assai superiori a quanto supponessimo.

William James
Ormai è risaputo che l'uomo nella sua esistenza non ha fatto granchè, guardando ovviamente la sua vita quanto meno condotta da una coscienza nel senso più alto del termine.
Beh..che dire se non che, come aspetto fondamementale, è utile ribadire, e riconoscere, le mancanze del genere umano quasi esasperate come normalità oggettiva.
Credo che, per farla più che breve, la maggior parte degli uomini - per non dire l'intero genere umano - non si renda conto di ciò che possiede e di COSA sia portatrice, e che sia sempre preda, oggi come allora si direbbe, della propria forza istintiva; che se da un lato è stata utile per fini evolutivi, dall'altro risulta ancora la causa della reclusione in quei pochi " poteri" che l'uomo, per se, si è costruito..
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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