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Vecchio 30-08-2007, 20.36.00   #10
griselda
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Io credo che come in tutte le cose ci vuole equilibrio. Il problema è che spesso non lo abbiamo. Non trovo sbagliato allargare gli orizzonti dei ragazzi, ( anche perchè poi potranno comprendere e selezionare a seconda delle predisposizioni) riempirli di impegni o metterli davanti alla play per toglierseli di torno... il discorso certamente non cambia quello che conta è la motivazione per cui si fanno le cose.
Credo inoltre che abbiano bisogno di attenzioni ma anche di socializzare tra loro visto che oggi i figli unici sono davvero tanti. Giocare con i genitori non è uguale che giocare con gli amici. I genitori non sono imparziali mentre tra ragazzi si impara ad affrontare la vita. Lo sport poi dovrebbe insegnargli la competizione sana.( anche se non sempre è così ma con l'appoggio dei genitori può diventarlo)
Fare i genitori non è semplice anzi è il "lavoro" più difficile che ci sia, e non esiste un libretto delle istruzioni. E come ben detto da Elle si deve crescere insieme.
Bisogna sforzarsi in continuazione di dare il meglio di quello che possiamo. A volte è molto meglio un no che fa piangere i ragazzi che tutti i si che diciamo per non vederli piangere. Se siamo troppo prodighi di attenzioni rendersi conto che devono anche fare da soli per poter diventare indipendenti e così via etc Non è facile ma ce la mettiamo tutta no?
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