Discussione: Simbolo e simbolismo
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Vecchio 24-10-2005, 23.07.57   #14
Ray
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Predefinito Riferimento: Simbolo e simbolismo

Proprio lui Jeze, proprio lui. (Scusate il ritardo... si fa quel che si può... anzi molto meno in realtà, ma lasciamo perdere).

La figura di Melchisedech (Melki-Tsedeq) è protagonista di alcuni dei passi più enigmatici della Bibbia. Riporto solo lo stretto indispensabile:

"E Melchisedech, re di Salem, portò pane e vino: egli era sacerdote d'Iddio l'Altissimo, e lo benedisse dicendo: <<Benedetto sia Abramo dall'Altissimo Iddio, creatore del cielo e della terra e benedetto sia Iddio Altissimo, che ti ha dato nelle mani i tuoi nemici. E Abramo gli dette la decima di tutto.>> " (Genesi 14, 18)

Alcune piccole considerazioni:
è sempre il superiore che benedice l'inferiore. La benedizione è propriamente un conferimento spirituale, un riconoscimento ed un'investitura. Dare le decime è segno di sottomissione e riconoscimento di paternità spirituale.
Quindi possiamo dire che il sacerdozio di Melchisedec è superiore a quello di Abramo, che è l'iniziatore di quello ebraico. Il sacerdozio ebraico è quindi una differenziazione, una filiatura, una particolarità di quello di Melchisedec, assimilabile, a questo punto, a quello originale, rivelato ad Adamo nel Paradiso Terrestre. Melchisech si presenta portando pane e vino: si intravede l'eucarestia a segnalare che il suo sacerdozio è quello che poi verrà ripreso dal Verbo incarnato, il sacerdozio originale appunto.

Altro passo:
"Or, questo Melchisedech, re di Salem, sacerdote del Dio Altissimo, - che andò incontro ad Abramo, mentre ritornava dopo aver sconfitto vari re e lo benedì, a cui Abramo dette la decima di ogni cosa, - il cui nome significa prima di tutto <<Re di Giustizia>> e, per di più è Re di Salem, cioè <<Re di Pace>>, senza padre, senza madre, senza antenati, e del quale si ignora il principio e la fine, questo Melchisedech, vera figura del Figlio di Dio, rimane sacerdote per sempre" (Ebrei, 7, 1)

Qui è espressa piuttosto chiaramente la natura "originaria" di Melchisedech e la condizione di "immortalità" sua e del suo sacerdozio. Dico solo che la città di Salem non è identificabile con Gerusalemme (il nome originale era Jebus), come vorrebbero alcuni. E' piuttosto una città simbolica, semmai agganciabile al centro spirituale originale da cui si sono dipartiti gli altri, tipo quello ebraico. Le quattro direzioni dei quattro fiumi del Paradiso Terrestre.
Mi limito ad aggiungere che analoghe figure, sia sacerdotali che cittadine, sono presenti in tutte le grandi tradizioni. Quella che salta più agli occhi è la figura di "Re del Mondo" che dimora in "agarttha".

A voi la palla... o la pappa, come piace a Jeze


PS: prima o poi riusciremo a collegare sta roba e il Graal al "Cuore del Mondo", sia macro che micro, no?
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