Discussione: Ragno
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Vecchio 18-07-2011, 15.00.00   #4
Edera
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Come ha già detto Ray la tela del ragno può ricordare un mandala e ciò che rappresenta: la possibilità per la coscienza in grado di contemplarlo, di risalire dalla molteplicità dei fenomeni della realtà, all'uno da cui provengono.
Il ragno costruisce usando una sostanza propria, non prende dall'esterno.. Questo lo vedo come simbolo della realizzazione spirituale, del percorso che ogni uomo può fare verso la libertà, smettendo di distrarsi verso l'esterno e volgendo lo sguardo al proprio interno, alla scoperta del vero Sè. Inoltre è un animale molto forte, pare riesca a sollevare 50 volte il peso del proprio corpo
[vorrei essere un ragno sai che forza avrei nella Ricerca.. mi solleverei dal buco da sola in un nanosecondo!]
Ho visto che questi significati positivi si trovano sopprattutto nelle tradizioni orientali.
In Occidente si carica anche di significati negativi, può rappresentare il lato oscuro dell'incoscio che divora la capacità riflessiva dell'individuo, per i cristiani pare sia simbolo del male contrapposto alla buona e industriosa ape.

Ho trovato anche una favoletta mitologica che ne parla:
Aracne, principessa libica, si acquistò una grande reputazione nel tessere e ricamare; la sua abilità le valse la fama di essere stata allieva di Atena, la dea delle filatrici e delle ricamatrici. Aracne volle apprendere la sua abilità solo per aumentare il suo talento personale; così sfidò la dea, la quale si travestì da vecchia e le consigliò di essere più modesta.
Aracne la ingiuriò, così la dea Atena le si manifestò e la sfida ebbe inizio. Atena ricamò una tappezzeria raffigurando i dodici dei olimpici e ai quattro lati la sconfitta dei mortali che osarono sfidarli.
Aracne filò gli amori poco onorevoli degli dei.
Atena infuriata stracciò il lavoro perfetto di Aracne e la colpì con la spola. La principessa fuggì disperata e si impiccò, ma Atena non la lasciò morire trasformandola in ragno.
La morale è questa:
se l’ego non sa mostrarsi umile nei confronti del Sè la sua punizione è quella di lavorare per sempre, perdendo l’aspetto umano e diventando schiavo della natura immutabile.
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