Discussione: I Complessi
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Vecchio 15-01-2007, 23.01.58   #10
Ray
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Originalmente inviato da cometa Visualizza messaggio
Secondo me questo succede perchè l'origine dei vari complessi il famoso "nocciolo primario" è da ricercarsi nell'infanzia che è un'età di cui spesso non si ha molta memoria, quindi ci si ritrova adulti con tutta una serie di pensieri e azioni che sembra vadano "per i fatti loro" sembra che non abbiano un nesso logico con la realtà che si vive in effetti come si dice "il nesso c'è ma non si vede" perchè l'energia che ha generato la serie di pensieri e azioni che sembrano incontrollabili coscientemente da adulti è rimasta legata a qualcosa da chiarire nel passato.
Concordo col fatto che spesso il "nocciolo primario" è da ricercarsi nell'infanzia. Dico spesso perchè non è sempre così... per esempio, siamo in grado di costruirci complessi anche dopo e bellamente di "dimenticarcene" il motivo.

Quel che invece vorrei sottolineare, perchè da come lo dici non lo capisco bene, è la connessione tra complessi e "pensieri che vanno per conto loro".
Certamente se c'è un complesso ci sono anche pensieri da lui guidati, meglio dire attratti forse, e che tendono tutti a ridondare una certa forma e un certo contenuto, però non è vero l'opposto, cioè se abbiamo pensieri che vanno per conto loro non necessariamente ciò è dovuto ad un complesso. Se fosse diversamente vorrebbe dire che, in assenza di complessi o una volta "sciolti" tutti i complessi, i pensieri incontrollati sparirebbero del tutto, oppure che l'energia (nel senso di fatica) necessaria per dominarli cali.

Come dire che lo scioglimento dei complessi non porta al dominio automatico dei pensieri... per quello ci si deve avvicinare all'individuazione (per restare con Jung)... per il dominio completo (non solo indirizzarli ma anche farli) non basta avvicinarcisi.

Uhm, rileggendo mi rendo conto che può risultare difficile immaginarsi una mente senza complessi ma non individuata (tutt'uno) e che non sia frammentata del tutto... mi riferisco alla definizione classica di complessi, ovvero ad un "agglomerato" di energie psichiche, un centro magnetico, in grado (per forza e grandezza) di rivaleggiare con l'io.
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