Discussione: piccola storiella
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Vecchio 26-10-2005, 23.35.26   #1
latino
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Predefinito piccola storiella

leggendo 1 libro di Coelho (l'alchimista) sono incappato (a caso ) in questa storiella, proprio mentre vivo un momento particolare della mia vita....

chiedo in particolare ad Uno se ho postato nel posto giusto, e se questa storiella ha a che fare con la mia situazione attuale.......
.......ma sono ben accetti consigli e riflessioni di tutti!!!


qui di seguito la storiella:

Un mercante, una volta, mandò
il figlio ad apprendere il segreto della felicità dal più saggio di tutti gli
uomini. Il ragazzo vagò per quaranta giorni nel deserto, finché giunse a un
meraviglioso castello in cima a una montagna. Là viveva il Saggio che il
ragazzo cercava.
Invece di trovare un sant'uomo, però, il nostro eroe entrò in una sala dove
regnava un'attività frenetica: mercanti che entravano e uscivano, ovunque
gruppetti che parlavano, una orchestrina che suonava dolci melodie. E c'era
una tavola imbandita con i più deliziosi piatti di quella regione del mondo.
Il Saggio parlava con tutti, e il ragazzo dovette attendere due ore prima che
arrivasse il suo turno per essere ricevuto.
Il Saggio ascoltò attentamente il motivo della visita, ma disse al ragazzo che
in quel momento non aveva tempo per spiegargli il segreto della felicità. Gli
suggerì di fare un giro per il palazzo e di tornare dopo due ore.
“Nel frattempo, voglio chiederti un favore,” concluse il Saggio,
consegnandogli un cucchiaino da tè su cui versò due gocce d'olio.”Mentre
cammini, porta questo cucchiaino senza versare l'olio.”
Il ragazzo cominciò a salire e scendere le scalinate del palazzo, sempre
tenendo gli occhi fissi sul cucchiaino. In capo a due ore, ritornò al cospetto
del Saggio.
“Allora,” gli domandò questi, “hai visto gli arazzi della Persia che si
trovano nella mia sala da pranzo? Hai visto i giardini che il Maestro dei
Giardinieri ha impiegato dieci anni a creare? Hai notato le belle pergamene
della mia biblioteca?”
Il ragazzo, vergognandosi, confessò di non avere visto niente. La sua unica
preoccupazione era stata quella di non versare le gocce d'olio che il Saggio
gli aveva affidato.
“Ebbene, allora torna indietro e guarda le meraviglie del mio mondo,” disse il
Saggio. “Non puoi fidarti di un uomo se non conosci la sua casa.”
Tranquillizzato, il ragazzo prese il cucchiaino e di nuovo si mise a
passeggiare per il palazzo, questa volta osservando tutte le opere d'arte
appese al soffitto e alle pareti. Notò i giardini, le montagne circostanti, la
delicatezza dei fiori, la raffinatezza con cui ogni opera d'arte era disposta
al proprio posto. Di ritorno al cospetto del Saggio, riferì
particolareggiatamente su tutto quello che aveva visto.
“Ma dove sono le due gocce d'olio che ti ho affidato?” domandò il Saggio.
Guardando il cucchiaino, il ragazzo si accorse di averle versate.
“Ebbene, questo è l'unico consiglio che ho da darti,” concluse il più Saggio
dei saggi. “Il segreto della felicità consiste nel guardare tutte le
meraviglie del mondo senza mai dimenticare le due gocce d'olio nel
cucchiaino.”
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