Pioggia senza confine
simbiosi mistica
tra foschia e sogno,
piaga profonda dell'anima
persa nel vortice della ruggine
che divora senza pietà
ogni piccolo sussurro d'amore.
Aridità dell'io
troppo soffocato dall'odio,
una vita sbagliata forse?
La ruggine continua a divorare,
pietà di me,
della mia debolezza
dei miei sbagli
dell'eccessivo orgoglio
della mancanza di vero amore.
Pietà anche per il merlo
che affronta la giornata
con il suo verso gracchiante,
lui però può volare.
e toccare cime splendenti,
appoggiarsi vicino ai torrenti,
può osservare anche silenzioso,
qualche volta forse indispettito
ma pur sempre libero di volare
Questi versi sono nati l'anno scorso, mentre mi trovavo in assoluta solitudine e tranquillità tra le montagne del Cadore.
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