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Vecchio 09-01-2011, 12.49.09   #28
diamantea
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Io ti auguro di riuscire a rendere positivi i legami che hai, anche se... da quant'è che ci provi?
Bisogna pur considerare che a volte capra e cavoli non sono compatibili e ci sono delle volte che l'unica è troncare (ma io non ho idea se questa è una di quelle).
A volte per liberarsi dei genitori tocca proprio cambiare città eccetera... a volte no, basta fare la propria vita e smettere di frequentarli. Quel che conta davvero comunque è esserne indipendenti. Non volere niente da loro. Fino a quando questo non si verifica per certi versi siamo dei bambini.
Quando ero piccola vivevo tra casa dei genitori e casa della nonna. Poi trasferendoci ho dovuto restare dai genitori ma volevo stare dalla nonna. Vai e vieni fino ai 16 anni.
A casa la guerra aperta non avevo il mio posto nell'Universo.
Ero confusa, disorientata, non mi sentivo una vera identità.
Non si sapeva qual era la mia stanza, dove dovevo dormire, con mio fratello, in soggiorno, con le mie sorelle se mia madre non aveva occupato il letto litigata con mio padre.

Anche il mio gatto era malvisto, mio padre minacciava di buttarmelo ogni minimo pelo contro di me.
Così un bel giorno decisi di conquistarmi il mio posto, il mio letto, il mio ruolo. Lottai a lungo per farmi rispettare, per avere diritto alle mie cose, lavoravo di stretegie, facevo la voce grossa, mi scagliavo contro mio padre e mia madre vincendo la paura che mi serpeggiava dentro, venivo posseduta da una forza felina che faceva cedere le armi all'avversario.

Questo posto nell'universo mi è costato una serie di scelte tutte sbagliate, benedette solo dalla nascita dei miei adorati figli. Sono rimasta accanto alla famiglia allettata dalla casa singola nel paradiso della campagna, ma soprattutto mio marito che guardò solo i benefici di questa scelta promettendomi che ci sarebbe stato lui a difendere la nostra libertà. Non fu così naturalmente.
Ci volevano due grossi attributi per questo e lui non li aveva.
E non li avevo nemmeno io per fare fagotto e andarmene.

Ora che è morto mio padre non è più così impellente, necessario, sto bene a casa mia, la mia casa è in mezzo al paradiso della natura, un panorama impagabile, la terra attorno che è mia ma ne godiamo tutti, con mia sorella mezzana abitiamo sullo stesso piano e andiamo molto d'accordo e i ragazzi sono cresciuti insieme ai cugini, ho i miei animali che amo. Mia madre è molto più gestibile, io le abbaio e lei va a cuccia. Per ferirmi devo proprio aprirle il fianco.
Per fortuna lei sta molto bene da sola a casa sua e mi disturba solo per le commissioni. Certo se lei riuscisse a spegnere la mente qualche volta i nostri momenti insieme potrebbero essere davvero piacevoli.
A me piace accontentarla, viziarla, non mi piace il suo blaterare continuo senza sosta di cose che non mi interessano proprio o che mi irritano, ma lì abbaio più forte.
Tina viene spesso da me, noi due insieme facciamo vera famiglia. Il fratello lo vediamo poco ma anche con lui siamo molto legati. I litigi genitoriali non hanno intaccato il senso della famiglia e dell'affetto che ci lega tra fratelli.
Certo io non sono riuscita a crearmi una relazione affettiva duratura nel tempo, e non so nemmeno ne riuscirò a tenermi salda quella che ho. Con tutto il casino che ho dentro la vedo dura ma non dispero, e cmq l'importante è vivere nel momento.

Citazione:
C'è una classica domanda che è molto banale ma che spesso apre gli occhi a molti: ma se i tuoi genitori (dico tuoi ma vela per chiunque) non fossero i tuoi genitori, li frequenteresti?
La risposta è semplice, NO nessuno dei due. Mio padre soprattutto, anche se ho ricordi piacevoli della sua presenza.
Mia madre a un certo punto ha deciso di fare la madre, di trovarsi dalla parte dei figli, di sostenerci anche contro mio padre, di questo le rendo merito. Oggi c'è, è anziana, bisognosa di un pò di assistenza e di sentirsi ancora padrona della sua vita e dei suoi soldi, però chiede permesso ai figli su certe scelte e fa bene! A volte è pesante da sopportare, a volte mi chiedo se è ancora viva che è da qualche giorno che non la sento.
I genitori non si possono abbandonare del tutto, specie se hanno bisogno. E' diventato il mio mestiere.
Mio padre anche se non lo frequentavo non era abbandonato, c'era mia madre, mio fratello, mia sorella ed io sbrigavo le pratiche esterne se necessario. E' stato assistito fino alla fine, anzi alla fine ci sono stata io accanto, insieme a mio fratello, era mio padre e stava morendo, è stato lui a fare la guerra a me e non aveva motivo reale per farlo. Non mi ha nemmeno riconosciuta, riconosceva solo suo figlio. Amen, spero per sempre.

In questi giorni si è aperto un varco nei ricordi, nei meccanismi inconsci, rileggendomi qual e là era quasi una morte annunciata, uno sconvolgimento nella mia vita fino alle radici, come un terremoto, i morti tra i vivi.
Torno a seppellire dopo la ricomposizione. Forse per questo è meglio cremare e spargere al vento.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"

Ultima modifica di diamantea : 09-01-2011 alle ore 12.52.29.
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