Visualizza messaggio singolo
Vecchio 22-04-2010, 15.08.45   #12
diamantea
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di diamantea
 
Data registrazione: 29-03-2010
Messaggi: 3,266
Predefinito

Anche io ho sempre avuto il problema di non saper di re di no, che poi Dio mi punisce e vado all'inferno. Da piccola mi hanno indottrinata così.
Il risultato è stato un grande risentimento verso tutti i bisognosi che si aspettavano qualcosa da me. Allora mi sono data uno stop. Non ha senso dare maledicendo il momento. Io sono molto disponibile ma a tutto c'è un limite.
Ho deciso di essere egoista e di dire di no sempre per partito preso, poi valuto la situazione e decido se posso fare uno strappo.
Il risultato è che certi condizionamenti sono duri a morire, finisce sempre che dico di si più di quanto desideri farlo, quanto meno sono onesta nel dire lo faccio solo perchè non ne posso fare a meno. Meglio un'onesta egoista che un'altruista ipocrita.

Diversa cosa è verso situazioni sociali di ingiustizia. Lì non è tanto il dare, il fare la carità, ma è la coscienza di difendere chi è più debole. In questo io sono una che si prende molte corna da terra per difendere in situazioni in cui molti restano indifferenti.
Diverse volte mi è capitato di litigare con politici, medici, infermieri, impiegati perchè non rispettano i diritti di qualche cittadino in difficoltà, o di mancare di umanità nei confronti di un malato o altro. Sono buona per questo? non lo so, non è tanto importante saperlo, se lo reputo opportuno lo faccio.

Se incontro una zingara per strada e con la sua simpatia mi convince a darle dei soldi lo faccio volentieri, ma se si presenta un bambino o una donna con un bambino per strada o davanti ilsupermercato io li rimprovero aspramente. Non mi tacito la coscienza dando dei soldi a chi sta sfruttando un minore indifeso per raccogliere soldi invece che andare a lavorare.

Il bene preferisco farlo di persona ad una persona che riconosco averne bisogno e non è in grado di provvedere diversamente, preferisco scommettermi in prima persona che dare una somma senza accertarmi che siano arrivati a destinazione.

Per quel che riguarda la categoria degli assistenti sociali vorrei dirti Griselda che nell'ambito lavorativo in cui rientra il Tribunale per i minori, ad es., non è così facile come sembra dall'esterno, non sempre purtroppo si può fare il bene del bambino, ma spesso si deve fare il bene secondo i criteri dettati dalla legislazione vigente. E' un tasto molto dolente che mette in croce le figure professionali deputate a prendere decisioni sulla base di risorse minime e grandi ostacoli burocratici. Dico solo che sono felice di non lavorare più con i minori e con i servizi sociali pubblici. Nel privato posso permettermi il lusso di fare del bene, nel pubblico no.
diamantea non è connesso