Discussione: Insensibilità
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Vecchio 18-01-2012, 11.03.55   #1
griselda
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Predefinito Insensibilità

Vorrei riuscire a lavorare su questa cosa.
Ultimamente mi sono resa conto che specchiandomi (?) in una persona ho visto la sua insensibilità, ma così facendo devo aver visto la mia. (sì?)

Beh poi è successo che preoccupata per me, dal poter essere "invasa" cosa che non gestisco (perchè mi perdo la razionalità e rimango con un emotivo invasivo e poi ci sto male peggio) non mi sono resa conto di far male ad altri o mancare di rispetto che poi al lato pratico è uguale.
(tra l'altro questa cosa scherzosamente mi era stata fatta notare in passato, durante una gita una mucca di grossa taglia era venuta verso di me ed io mi ero rifugiata dietro alla persona che amo. Mentre un'altra volta mentre giocavo al parco con la palla (eravamo giovanissimi) sempre con la persona che amo un cane si è messo a correre verso di me, ed io avendo paura dei cani, ho dato un calcio alla palla e l'ho mandata verso la persona che dico di amare
E chissà quanti altri comportamenti ho tenuto di questo genere.

Ora con questa nuova presa d'atto devo rivedere molte cose. Perchè l'analisi di un evento con un particolare in più da o può dare un risultato diverso e può mettere in discussione tante cose.

Il "bello" (ma perchè non vedo l'ovvio? ) è che sono qui in questa città perchè per un attimo ho visto la mia insensibilità.

Poi mi sono persa di nuovo perchè mi è stato messo adosso qualcosa che in quel momento non ero adeguata a ricevere e sopportare, quindi non era ancora il momento. (beh infatti dovevo ancora arrivare qui)

Ma quell'esperienza non l'ho elaborata adeguatamente e quindi ci sono ripassata.

Ecco che a distanza di sei anni mi sono ritrovata peggio e ancora una volta ho visto una mia insensibilità a cui stavolta ho posto rimedio proprio obbligandomi a tenere conto che avevo un comportamento che era deleterio per l'altro. Che non teneva conto delle esigenze dell'altro.

La mia sensibilità è che metto in atto è solo quella che è inerente a preservarmi dal pericolo del dolore e del male e lo faccio anche per gli altri ma questa più che sensibilità è istinto di sopravvivenza unica cosa che mi è rimasta?

Con quest'ultima ho visto che quando ho paura (in generale perchè mi sale l'ansia e poi predo il razionale e questo mi mette in forte crisi) delego agli altri ....può essere un mio dovere, una responsabilità, in pratica qualcosa di mio che spetterebbe a me ma lo scanso, se penso di non gestirlo o non saperlo gestire lo scarico a chi so riuscire oppure rimango ferma ad osservare quella mia incapacità giudicandomi o facendo finta che non ci sia il problema.
Caricando così l'altro di roba mia che deve gestire e sopportare perchè altrimenti non mi sento amata, protetta, e perservata.

In pratica ci sono solo io e i miei problemi mi sono persa gli altri
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