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Vecchio 22-03-2012, 02.17.32   #20
RedWitch
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Per come sento manca la conclusione della cosa, al copia del masterizatore che dopo aver finito ripassa sopra per verifica. Ci sono tutti i pezzi sul tavolo.. l'analisi ha portato a partizionare per benino l'evento in singoli meccanismi e momenti e magari anche visionari i piccoli io, magari viene anche finito di comporre il puzzle... ma manca che il puzzle venga definitivamente scomposto e archiviato. Come un Mandala che romanticamente viene portato via da un sol colpo.
Secondo me la copia è "solo" la conseguenza di una ricapitolazione fatta bene, quello che manca, per quel che riguarda la mia esperienza è il colpo che porta via il mandala del tuo esempio, il perdono, che la ratio, da sola non può concedere. Tra analisi e ricapitolazione ci vedo un po' la differenza che c'è tra indagine psicologica ed esoterica, semplicemente la ricapitolazione è più completa e ha una valenza catartica. Ma forse questa è anche una caratteristica di un'analisi seguita da un professionista, non so, non ne ho esperienza. Sarebbe bello sentire opinioni di chi invece ha fatto o fa un percorso di analisi vera e propria, se ha tratto giovamento, e in che termini.
La mia sensazione è che alla fine tutte le inquietudini della vita si possano ricondurre alla paura della morte, o forse più genericamente all'ignoto per cui, l'unico modo credo sia quello di andare oltre l'analisi, oltre la psicologia.

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Originalmente inviato da webetina Visualizza messaggio
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Il lavoro di analisi del vissuto in rapporto alle figure parentali dell'infanzia, che è solo una parte della psicoterapia, per non parlare di correnti psicoterapiche che lavorano solo sul sintomo, indicando anche il numero delle sedute che ci vogliono, è una cosa che si fa invece col il giusto professionista, e mi riferisco a questo. In questo senso non saprei cosa dire di utile che gli altri possano usare per se stessi da soli. Non che, a parte l'analisi degli eventi, non vengano insegnate alcune techiche per il rilassamento, o mirate a collegare pensiero emozione azione, ma prima di questo ci vuole una diagnosi, e chi la fa? Il percorso terapeutico è come quello medico infondo, il fai da te non serve. Se ci si riferisce alla autoanalisi, nememno quella per me può essere alla portata di chiunque, bisogna avere fatto un percorso di studi che qualifichino allo scopo.

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Ma una psicoterapia di questo tipo, fa ripercorrere, analizzandola, tutta la propria vita?

Non ho mai fatto una vera e propria psicoterapia ma poichè ho sofferto d'ansia mi sono rivolta ad uno specialista (era un neuropsichiatra precisamente), che riteneva inutile per me una psicoterapia perchè diceva che ricercare l'origine delle crisi di panico fosse come cercare un ago in un pagliaio. Mi chiedo e vi chiedo se trovare l'origine di una paura ad esempio, possa essere la soluzione del problema. Analizzare il vissuto puo' sicuramente essere un valido aiuto, ma fino dove dobbiamo permettere alla mente di arrivare? Perchè a me capita che se le permetto troppi "se ma.. perchè, come mai?" etc, poi non riesco più a recuperare il vissuto, a ricapitolare.
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