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Vecchio 27-03-2012, 00.33.53   #18
Ray
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Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
Quanto al discorso economico-legale, sappiamo benissimo che l'Italia si fonda sul lavoro nero, che sicuramente permette si sopravvivere piuttosto che l'assenza di una occupazione, e che se non fosse per esso, il tasso di disoccupazione sarebbe molto più alto.
In ogni caso ,un professionista deve aprirsi una partita iva, non può lavorare a nero, io però consigliavo magari di iniziare prima a spargere la voce, farsi un pacchetto teorico di clienti e poi aprire partita iva.

Si l'imprenditore è un attività di rischio, però eviterei la parte che uno si butta dal ponte d'Ariccia, perchè non riesce a trovare i clienti per altri centri estetici o per altre estetiste "abusive"
Da questo mi dissocio. Per carità sono il primo che dice che, allo stato attuale della pressione fiscale, un minimo di nero fisiologico per sopravvivere non è condannabile. Ma qui siamo all'inversione. Prima mi apro la partita iva, poi mi faccio un giro di clienti e a questo punto, per sopravvivere, con qualcuno dei più affezionati mi dimentico la fattura a fronte di uno sconto. Non è il massimo della vita, ma ripeto che non lo riesco a condannare. Ma partire dal presupposto del nero e poi, se ne ho abbastanza, forse apro partita iva beh, mi pare che stiamo esagerando. E' la mentalità che poi fa scaturire gli eccessi dalla parte opposta, i controlli punitivi a priori.
Se condanniamo quelli non possiamo tacere di questi...
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