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Vecchio 11-05-2006, 15.01.08   #7
Sole
Conosce ogni vicolo
 
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Citazione:
Originalmente inviato da Ray
post 33 del tread "religioni" ultima pag. di esoterismo. Anche se era inserito in diverso contesto, qualche spunto potrebbe risultare utile a continuare il discorso.
Chiedo scusa per la ripetizione, magari qui possiamo entrare maggiormente nello specifico.

Citazione:
Quindi il rito religioso è una sottocategoria del rito magico, dove per magia si intende il senso tradizionale del termine... Scienza dei Magi... e non l'accezione comune attuale che ne stravolge il significato fino ad invertirlo.
Oggi, dicendo magia, la gente pensa o a una serie di pratiche ridicole e confuse, appannaggio di ciarlatani burloni o profittatori, che può risultare più o meno pericoloso per loro e per gli altri, oppure pensa ad un atteggiamento sentimentalistico della percezione (la magia di un incontro o di un tramonto)... anche se la seconda visione si allontana dall'originale meno della prima, la magia è tutt'altra cosa e credo che allo stato attuale delle cose ben pochi possono parlarne con cognizione di causa che vada al di la di un vago e confuso sentore.
Si, sono d'accordo, motivo per cui ho voluto sottolineare in anticipo che non intendevo rito magico, ma Rito e basta. Il rito non credo si possa distinguere in categorie, semmai sarebbe da penetrarlo, ascoltarlo comprenderlo. Per questo motivo anticipavo il rito religioso. Più vicino a noi, più prossimo, nel quale moltissimi spunti si potrebbero prendere per comprendere meglio alcuni misteri.
Facciamo un esempio: durante lo scambio della pace, nel rito completo si dovrebbe scambiarsi anche un bacio. Il bacio nella tradizione è un passaggio di conoscenza .. Ci si dà la mano mettendo a contatto punti importanti della trasmissione e ci si bacia. Lo si fà meccanicamente, ma se entrassimo in questo gesto, penetrandolo... cosa troviamo? E' solo un esempio. ma durante tutta la celebrazione cattolica ve ne sono tantissimi. Tra parole e gestualità. A volte penso che basterebbe quello per comprendere molto.

Vorrei entrare più nello specifico del rito.

Citazione:
Interessante il discorso sulla preghiera... pratica passibile di ascesi e sviluppo (ci dicono di pregare ma nessuno insegna a farlo) come qualcosa trapela da certe tradizioni più o meno esoteriche.
In ogni caso essa può fare parte di un rito o anche essere il rito stesso...
Ecco ... questo è il punto che mi sta maggiormente a cuore.
Devo dire che sono molto condizionata dall'idea della preghiera come sottomissione al divino. Eppure, allo stesso tempo, mi rendo conto di come sia importante una riunione di preghiera.
Come pregare dunque?
Se è una sorta (in realtà lo è) di meditazione, forse dovremmo imparare prima a meditare.
Pregare sviluppa uno stato interiore di comunicazione ... questa apertura dovrebbe fare in modo di connettere. Ma non è detto avvenga. Più si è in tanti e più è forte "la chiamata". Dovrebbe essere così, giusto?

Si può parlare di una telepatia collettiva collegata a centri bassi. Mi spiego che è meglio. Se siamo ad un concerto tante persone messe lì insieme creano uno stato emotivo per cui si genera, o può generarsi, una sorta di isteria collettiva. Una esaltazione, un vortice che parte da centri bassi.
Questa accade anche nella preghiera? Penso di si. E se accade questo si genera partendo da centri un pò più alti .. che permettono di accedere poi ad una forma pensiero più elevata.
Quello ceh mi "spaventa" un pò è il rischio che si corre nel diventare fanatici ...

Bon (direbbe Ray) cosa ne pensate?


p.s.
Grey non c'è nessuno contro nessuno... siamo qui e cerchiamo di fare tutto UNO come è!
Sole non è connesso