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Vecchio 28-04-2008, 16.01.53   #1
Uno
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Predefinito Costrutti linguistici ed evoluzione

Se dovessimo giudicare l'evoluzione di una popolazione dal linguaggio usato a prima vista sembrerebbe ovvio decretare maggiore evoluzione a chi ha un linguaggio più elaborato e complesso.
Questo sarebbe un grave errore, basta aprire un vocabolario della lingua italiana (ma anche di altre lingue moderne) aggiornato (neologismi compresi) per accorgersi che la maggior parte delle nuove parole, quelle che rendono la nostra lingua sempre più complessa si basano o su aria fritta o sull'inevitabile bisogno di definire nuove costruzioni materiali. Con quest'ultima frase intendo che se inventiamo il cellulare dobbiamo dargli un nome, se inventiamo il cellulare multimediale dobbiamo trovargli un altro nome o quanto meno modificare l'altro o aggiungere altro.
Se proviamo ad analizzare le nuove parole derivano tutte da questo, nuovi oggetti, nuovo modo di vivere per usare questi oggetti, spesso nuove parole per dire cose già dette e fatte ma con oggetti diversi anche se "archetipamente" simili.
Ti mando un sms o ti mando un bigliettino sostanzialmente significano la stessa cosa: ti mando un messaggio, però cambiando il sistema, da carta e penna a cellulare si sente l'esigenza di cambiare il modo di dire.

Altra cosa fondamentale da tenere in considerazione è che arrivati ad un certo punto si passa da questa parola significa questo a questa parola significa questo in questo contesto e quest'altro in quest'altro contesto, la qual cosa non è negativa in se, è l'evoluzione dell'organizzazione, il problema nasce quando si ingarbuglia talmente tanto da dare a parole diverse (seppur simili) lo stesso significato.

Quello che volevo introdurre in soldoni è: se un popolo che abita nella giungla, ha solo capanne, vive di caccia e pesca etc.. ha 200 parole nel linguaggio corrente e noi abbiamo (esempio, non ho cifre aggiornate) 200.000 parole dovendo usare automobili, computer, professioni come webdesign, cardiochirurgo, ingegnere aereospaziale, operatori ecologici etc... inoltre abbiamo cibi surgelati, precotti, liofilizzati etc... ancora abbiamo ecosistemi e buchi di ozono, fasce protette sia in televisione che in natura.....
se... se... insomma siamo sicuri di essere più evoluti solo perchè abbiamo tutte queste esigenze descrittive?

Non sto dicendo che sia bene vivere nella giungla o a Manhattan ma che molte cose che noi facciamo con strutture (anche linguistiche) esagerate, un popolo da noi considerato incivile le fa in maniera naturale, altre non le fa e quindi non ha l'esigenza di definirle... ma capita che a volte abbia parole che non riusciamo a tradurre se non dando una serie di definizioni, cioè a noi occorrono molte parole per cercare (non ci riusciamo) di capire cosa loro si dicono con quella parola.
Posso fare degli esempi, una è KA, una è KI (ahha due lettere sole e pure quasi uguali, e "noi" ci abbiamo scritto libri senza capire di cosa parlano).
Certo il problema sarebbe opposto se dovessimo nel loro linguaggio speigargli cosa è un computer, o un'automobile etc...
Insomma l'evoluzione non è definibile almeno dal linguaggio (per rimanere in un tema ben preciso)
Uno non è connesso