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Vecchio 01-05-2008, 13.44.27   #10
Uno
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Come dicevo sopra non è che dobbiamo mettere nei caminetti i nostri dizionari, se abbiamo costruito oggetti che hanno bisogno di una definizione è giusto che abbiamo delle parole all'uopo, altrimenti come dice Era andremmo avanti a "passami quel coso".
Trovo inutile invece quando esiste una definizione come spazzino e di colpo per assurdi motivi si deve cambiare in operatore ecologico, non toglie dignità la parola spazzino e non ne da la definizione operatore ecologico, questo lavoro è dignitoso e necessario a prescindere.
E' chiaro (almeno a noi che ne stiamo parlando) che la ricchezza di linguaggio non determina l'evoluzione, forse l'evoluzione in un determinato settore, per esempio come dicevamo noi stiamo diventando evoluti tecnologicamente... anche se visti i risultati (inquinamento e company) ci sarebbe da discutere su questa cosa.

Adesso si potrebbe espandere il discorso su qualcosa che avete già toccato, è realmente necessario che tutta la popolazione possieda integralmente tutto il linguaggio?
Se io per professione non faccio il chimico, devo conoscere tutti gli elementi, tutti i composti, tutte le reazioni etc..?
So che molti non sono d'accordo con quello che dirò, ma non sarebbe meglio che piuttosto di sapere "tutto" (alla fine si riduce a conoscere delle parole) di tutto, lasciare cose che non ci interessano a chi deve utilizzare tali conoscenze?
Questo ci permetterebbe di concentrarci prima su quello che è per noi più pressante, poi in caso allargare concentricamente.
Siamo in filosofia, però possiamo accennare quanto la parola (parlata e ascoltata) influisce su ciò che siamo, se un popolo possiede centinaia di migliaia di vocaboli accessibili a tutti ma in maniera sommaria ed imprecisa quel popolo diluisce la sua sostanza e molte altre cose che ora sono extra sezione.
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