Discussione: Provvidenza
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Vecchio 13-07-2008, 10.14.00   #8
dafne
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Superare gli istinti? Dipende da che intendi per superare... se intendi "correre più veloce di loro" ci potrebbe anche stare.

Il guaio è che si tende a pensare ad eliminare, quando invece di dominare e di usare si tratta, invertendo l'attuale situazione per la quale siamo dominati e veniamo usati. Se eliminassimo gli istinti, altro che cielo... sotto due metri di terra...
Destino e Provvidenza poi non sono eliminabili e credo neanche modificabili. Possiamo modificarci noi e, per conseguenza, modificare l'impatto dell'incontro con essi. Come dire che per di li devo passare, di li nevica, se ci arrivo in costume da bagno muoio di freddo, si ci arrivo col giaccone magari me la godo pure (è un esempio scemo, da prendere con le pinze).

Subiamo entrambi gli influssi, non è che possiamo spostarci più verso la provvidenza e allontanarci dal destino, almeno così la vedo io, tra l'altro di solito non li distinguiamo. Quel che dicevo è che possiao allargare il nostro campo d'azione, dove azione vuol dire scelta. E' l'unico campo umano di azione, per il resto forze più alte di noi ci agiscono.
Ma, come dicevo prima, scegliendo e rinforzandoci, attiriamo maggiormente gli influssi. Vale anche qualitativamente, meglio agiamo migliori influssi attiriamo, quindi vista così si potrebbe dire che attiriamo provvidenza... che poi è quell' "aiutati che il ciel ti aiuta" o quel "la fortuna aiuta gli audaci" degli antichi...

Comincio a capire qualcosina, stanotte qualcuno mi ha dato una lezione sugli opposti di cui ricordo poco ma in buona sostanza ero riuscita a non vederli più come due manifestazioni distinte, nel senso di separate ma manifestazionbi diverse e legate fra loro.
Insomma come non esiste un bello senza il brutto così non può esserci una "corrente" divina se non ce n'è una "terrena" che la controbilancia.
Sospetto che il punto d'incontro sia ancora legato a questo ma ci arriverò prima o poi (un altro pò di sogni)
Quello che continua a generarmi attrito è la visione di questa Provvidenza nonchè Destino come forze intelligenti, cerco di spiegarmi, come se queste forze potessero avere una loro scelta (il cielo che aiuta) mentre in realtà siamo noi che in un modo che non mi è ancora chiarissimo ci posizioniamo in modo di essere aiutati o meno?

Adesso la sparo quando ci "abbandoniamo" ci lasciamo andare al Fato (altra parolona..) e siamo più vicini al nostro nucleo e quindi alla volontà divina "percepiamo" la strada che ci permette di scegliere mentre quando ci abbandoniamo ma siamo lontani da questo nucleo (pardon, non sò come definirlo) invece che seguire un cammino di scelta ci facciamo dominare..in realtà magari facciamo kilometri ma sempre in tondo e alla fine siamo nello stesso punto?
Il che potrebbe essere la spiegazione per cui invece di crescere invecchiamo e basta..

Insomma, Destino e Provvidenza sono forze esistenti, non pensanti (non è che uno è sfortunato perchè la Provvidenza ce l'ha con lui nè tantomeno fortunato perchè stà Provvidenza a lui invece lo adora...un altro dei miei clichè..la fortuna..vabbuò), noi siamo in mezzo e abbiamo uno strumento che ci permette di direzionarci (e non direzionare loro) verso una strada oppure un'altra. Questo strumento è la volontà?

E forse un pò OT ma è per questo che si dice che in una mano c'è come siamo nati, quel che abbiamo in potenza mentre nell'altra quello che siamo e potremmo diventare?
Una strada tracciata se lasciamo che sia così, se seguiamo le cause e gli effetti e un'altra da tracciare sotto la scelta di ciò che vogliamo davvero essere...

Grazie per la pazienza Ray, spero diu averne capito qualcosa
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