Discussione: Opera al nero.
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Vecchio 14-09-2008, 16.30.10   #22
stella
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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
In effetti non mi è tanto chiaro quello che vuoi dire... Forse, visto che l'idea della piuma è associata al non-peso, verrebbe da pensare che ciò che si pesa non è materiale. Fra l'altro, la piuma di struzzo usata per la prova era chiamata Maat e rappresentava l'ordine cosmico. Gli antichi egizi credevano che senza di essa il mondo non si sarebbe mai creato, sarebbe rimasto solo il caos primordiale, senza ordine e regole.
Questa cosa è molto interessante, perchè Maat serviva da peso/confronto per tutto, dal cuore di un defunto al cosmo intero... Maat agiva a tutti i livelli, sia nel microcosmo che nel macrocosmo, era capace di stare in equilibrio sulla bilancia prima col cuore di un uomo e poi col cosmo intero.

Maat pesava dunque l'equilibratura delle cose, essendo essa stessa il simbolo dell'ordine cosmico. Se ciò che veniva messo sul piatto era in equilibrio con lei, significava che era in equilibrio anche con se stesso. Il Vitruvio quindi, l'uomo 5 di Gurdjieff, l'uomo che "conosce tutta la verità su se stesso, in perfetto equilibrio con se stesso".
Per giungere a ciò bisogna aver fatto completamente luce in se stessi, bisogna aver preso coscienza di tutte quelle forze che, fintantochè lavorano nell'ombra, sfuggono alla nostra percezione e restano relegate nell'inconscio. Solo conoscendole possiamo fare il lavoro che diceva Uno, equilibrarci con azioni intenzionali, altrimenti saremo sbilanciati e non sapremo di esserlo (o non sapremo cosa fare per bilanciarci)...
Vorrei riprendere il discorso da qui con alcune considerazioni. Per fare completamente luce in se stessi prendendo coscienza di tutte quelle forze che lavorano nell'ombra e che sfuggono alla nostra percezione, penso che si debba lasciar andare tutto ciò a cui siamo attaccati, di modo che, come diceva Kael, non ci sia la paura di perdere qualcosa.
Ma questo è molto difficile farlo volontariamente, mi viene in mente l'espressione: "toccare il fondo" e questo si prova in certi momenti della vita nei quali si perdono tutte le sicurezze e non c'è altro da perdere, solo da risalire...

Sul discorso della bilancia direi che quando si è in perfetto equilibrio ci si sente leggeri come piume, quando si ha qualcosa che rompe questo equilibrio si dice di avere un peso sulla coscienza.....
La legge universale di Maat è da ricercare in una serie di quarantadue regole, estremamente simili ai 10 comandamenti, seguendo le quali si dovrebbe poter vivere sempre in armonia.
Perciò se come in alto così in basso, se per poter raggiungere l'equilibrio bisogna rispettare delle regole, anche il funzionamento del cosmo è soggetto a delle regole, per cui in ultima analisi fare la volontà di Dio o meglio far coincidere la nostra volontà con quella di Dio equivale al raggiungimento del perfetto equilibrio.
Il lavoro da fare in se stessi abbisogna di un Maestro su cui confrontarsi, da soli non è che sia impossibile ma penso sia molto difficile perchè in noi stessi non troviamo nessun paragone, in altre parole abbiamo l'altro piatto della bilancia vuoto....
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