Discussione: Opera al nero.
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Vecchio 18-09-2008, 01.43.26   #34
Uno
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Originalmente inviato da stella Visualizza messaggio
In altre parole, quando si è nel nero si dovrebbe avere un livello di coscienza non tanto alto, perchè chi si trova veramente in quella condizione non riesce a vedere quasi nulla.
Penso che per cominciare questa opera bisogna essere un gradino più su, per poter avere la consapevolezza che siamo qualcosa di più che persone fatte di materia, sentimenti ed emozioni un po' alti un po' bassi, quindi una certa dose di tranquillità, per poter consapevolmente scandagliare tutto quello che c'è di sotto
Questi due periodi si contraddicono e il giusto è il secondo, quando si entra realmente nel nero aumenta un pò la consapevolezza rispetto all'ordinario, solo che se si riesce a prendere appena coscienza di quello che c'è ancora avanti ci si sente ciechi.
L'errore che molti fanno è prendere questo leggero aumento di consapevolezza come una meta, in realtà adagiandosi e riaddormentandosi credendo di continuare a lavorare.. o peggio di essere arrivati.
la pesatura è nel vivo dell'opera al nero, non alla fine anche se la vera morte iniziatica, quando nasce il nuovo è alla fine delle Opere.
Chi ha detto che tra la pesatura e la morte non debba esserci nulla?
La pesatura è necessaria per "entrare", ciò non toglie che in tutta l'Opera al nero si continua a lavorare con l'addensamento (in altri post ho usato la parola concentrazione) e l'elaborazione e/o raffinamento dei materiali che troviamo e di quelli che recuperiamo.
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