Discussione: Opera al nero.
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Vecchio 20-09-2008, 18.54.05   #43
Uno
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Prima di cercare di rispondere a Nike urge un chiarimento sulla morte iniziatica. Anche se volevo dare spago a Centomila, cioè limitare tutto solo all'Opera al Nero, le continue interpretazioni che leggo ci costringono ad accennare alcuni punti successivi sperando di fare chiarezza.

Sappiamo che pur dicendo in sostanza la stessa cosa, ci sono varie tradizioni, anche solo di matrice alchimista e/o ermetica. Usano termini a volte leggermente diversi o meglio diciamo che distribuiscono tappe ed eventi del percorso in maniera diversa.
Per fare un esempio concreto esiste una corrente che fa precedere all'Opera al Nero quella che è chiamata Condizione al Marrone, la pietra grezza, la pietra marrone, il profano che chiede di iniziare il sentiero, poi un Opera al Verde tra quella nera e quella bianca e un'Opera al Giallo tra quella bianca e la rossa.... però l'Alchimia classica ha le tre Opere principali e basta, quelle intermedie sono tappe aggiunte per comodità di insegnamento in percorsi guidati da Maestri di alcune Tradizioni.
Anche sulle morti iniziatiche e sulle iniziazioni ci sono varie correnti, alcune ne prevedono tre (tralascio quelle completamente fuori da ogni tradizione ed inventate per motivi di business) ma alla fine nella sostanza la vera morte iniziatica quella che rende liberi è solo l'ultima (con il corpo) quella che ci mostrò per la prima volta "pubblicamente" Gesù.
Ed è quella che accade tra l'opera al Bianco e L'opera al Rosso. Ho scritto l'ultima con il corpo perchè a quel punto il corpo non è più materiale anche se può assumerne la consistenza.
La morte (più piccola e per questo non considerata o meglio non così denominata da tutte le correnti dell'Alchimia) che avviene alla fine del Nero è quella che ci porta al cosiddetto Risveglio (per Nike: Individuazione può rendere, anche se limitatamente al lato psicologico) e che dal punto di vista fisico potrebbe anche non essere avvertita quasi per nulla a seconda della preparazione con cui vi si giunge. Viceversa potrebbe essere sconvolgente anche fisicamente e comportare un periodo di assestamento più o meno lungo per recuperare le normali facoltà necessarie alla vita sociale.
In ogni caso che si avverta fisicamente poco o tanto, il cambiamento è già grande, aumenta la chiarezza di pensiero, o meglio si è in grado di pensare quando si vuole, si ha una maggiore coscienza del corpo e dell'ambiente circostante, in sostanza cadono molti filtri di cui ci siamo rivestiti con millenni di cosiddetta civilizzazione e possiamo iniziare a vedere noi stessi, gli altri, ed il mondo come realmente è, non con vaghe e nebbiose percezioni, che assomigliano ad un costante dormiveglia.. quale è poi la condizione comune.

E anche possibile avere dei barlumi prima di tale condizione (quelli che molti scambiano per il risultato finale) ma ovviamente in quanto barlumi non sono stabili e ci fanno ricadere nel sonno.

A chi non lo avesse letto consiglio L'inganno dell'illuminazione di Krishnamurti Uppaluri G (di solito abbreviato con U.G. e da non confondere con Krisnamurti Jiddu) che descrive in maniera perfetta cosa può succedere a chi si trovasse a vivere quest'esperienza non preparato. Magari ne potremmo parlare in un apposito 3d.

Spero che sia almeno un pò più chiaro, inoltre sebbene sia possibile e rispondo volentieri appena ho tempo, riportare sempre il discorso alle fasi successive, per quanto a volte utile per inquadrare il discorso, ci distrae e porta lontano dall'intento di Centomila, che condivido, di cercare di approfondire l'Opera al Nero.
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