Discussione: Opera al nero.
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Vecchio 24-09-2008, 14.48.31   #50
jezebelius
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Originalmente inviato da Grey Owl Visualizza messaggio
Mi scuso in anticipo per questa domanda e spero non porti troppo fuori l'argomento del 3d.

Il percorso Alchemico e' fatto in solitario? Ho letto alcuni libri di alchimia ed in tutti si parla di un percorso da fare in "solitaria".
Il neofita acquisisce esperienza in laboratorio seguendo le indicazioni scritte da altri ma non si accenna ad una collaborazione con altri.

Non e' possibile che un gruppo di persone possa collaborare condividendo i risultati del processo alchemico?

E' possibile farsi consigliare da un'alchimista esperto o che sia piu' avanti nel processo?

E' possibile affrontare l'opera al nero seguito da un'alchimista piu' esperto?

Chiedo venia se queste mie domande snaturano il tema del 3d "Opera al nero" e nel caso apro un'altro.
Secondo me non snaturano il 3d, anzi. In effetti quel che chiedi e per cui provo a darti una risposta non essendo ferrato sull'argomento, mi pare che, invece, indirizzano la discussione proprio nell'Opera al Nero, nel senso che, si preoccupano della parte iniziale che necessariamente in un percorso si deve affrontare.
Credo allora che chiunque si trovi in questa condizione iniziale ossia quella per cui ci si trova spaesati all'inizio e non si sa a chi rivolgersi.
Poi col tempo, e se è il momento ed il caso, si troverà Qualcuno che, successivamente, potrà accompagnarci durante il percorso.
Ma questo accompagnamento, svolto giocoforza da chi ha necessariamente continuato e terminato a sua volta un percorso, si esplica esclusivamente nel farci vedere determinate cose e che tali cose dovranno, come dire, essere metabolizzate.
Gia questo mi fa arrivare alla conclusione che il neofita è si da solo ma ( è ) " supervisionato" il suo comportamento e quindi le scelte o le scoperte che fa o farà.
Quello che è possibile fare in gruppo, poi, attiene, ed è analogo secondo me, al ruolo che ha quello che " segue " il singolo ( ma anche il Gruppo ). Intendo dire che se da un lato c'è la condivisione delle scoperte - che ognuno per se fa, mi pare di capire - dall'altro queste scoperte " indicano - appunto nella stessa funzione di colui che " segue " il percorso del neofita - un qualcosa, un comportamento, una scoperta insomma che col passare del tempo farà anche chi ancora non vi è arrivato.
Probabilmente cambiano i tempi di scoperta in relazione ad una serie di parametri " soggettivi" che non saprei elencare. Penso solo che si tratti del momento giusto, per tizio, momento che potrà non essere giusto, per la scoperta intendo, per Caio per cui questo sarà deputato a vedere altro e solo dopo arriverà alla medesima cosa che ha scoperto/sperimentato Tizio. Stessa cosa per quest'ultimo.
Questo è quel che penso. Poi nel caso, visto che " vogliamo scendere " nell'Opera al Nero, posso correggere.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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