Discussione: Opera al nero.
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Vecchio 24-09-2008, 15.32.45   #51
turaz
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penso e ritengo che il "gruppo" (ma potrebbe espandersi a tutta la comunità mondiale) serva per mettere in mostra specchi che altrimenti rimarrebbero perlopiù nascosti.
nel senso che se il senso dell'opera al nero è "putrefarre" un qualcosa di ravvisabile in retaggi, condizionamenti repulsioni e attrazioni che via via emergono attraverso la discesa nelle profondità del proprio inconscio il "gruppo" fornisce questa "chiave" osservabile in chi si rapporta con noi.
poi come dici giustamente tu ognuno ha i suoi tempi, modi ecc. ecc. ma ritengo sia questa la funzione di qualsiasi "gruppo".

tutto ciò per fare "spazio" a un qualcosa che dovrebbe emergere successivamente.
il discorso che è un "lavoro in solitaria" riguarda il fatto che ciascuno di noi ha retaggi e condizionamenti "soggettivi" e legati alla propria esperienza singola su questa terra.
quindi è "solitario" il rivolgersi all'interno e il trovare ciascuno la propria chiave di volta.
quello che può fornire un Maestro (e così vale per tutti i maestri) è un metodo su come farlo.
Il resto spetta all'allievo.

"alle nozze il re invitò tutti ma solo chi aveva il vestito bianco potè entrare"

è come indossare quel vestito bianco che il Maestro cerca di spiegare ma non può e non deve sostituirsi all'allievo nel suo operato.

Almeno così sento io.

Ultima modifica di turaz : 24-09-2008 alle ore 15.36.06.
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