Discussione: Segnare
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 30-09-2008, 13.26.45   #14
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Non è che se tii capitano le robe le devi seguire tutte per forza... magari sono segnali e prove alle quali anche apporsi, magari radicandosi a terra come sta cercadno di fare Grey, così come riesce, come può fare. Condivido il pensiero di Astral in questo.
Il rischio è grosso, è quello di lasciarsi trasportare in alto senza essere radicato a terra e ciao mente, ciao cuore, ciao tutti e via con le illusioni.. altro che Maya poi.
____________________
Però la discussione alla fine è approdata in esoterismo per cui continuerei sul cercare di capire cosa siano questi segni e cosa fanno e come fanno.

La questione del credere potrebbe essere un "manipolare" la forma verso quel tipo di risultato, siamo fatti di materia è vero però perchè non pensare che l'uomo può -inizialmente con l'aiuto di strumenti come riti rimasti puri, tramandati tradizionalemnte a gente che non avrebbe mai pensato di cambiarli o studiarne la "composizione"- mandare un messaggio alla forma e modellarla?
Certo al nostro livello del controllo dei pensieri e delle emozioni questa è fantascienza, ma un rituale richiede concetrazione, astrazione, preghiera che è anche essa concetrazione e ritiro in se, non vorrei dire cavolate ma azzardo che durante un rituale si è più o meno (più meno che più) coscientemente in meditazione cioè radicati bene a terra e sparati in alto, nel mezzo si sviluppa il tutto, ma questo tutto parte dall'uomo cosciente o meno che sia di ciò che fa perchè usa uno strumento.
Quando si applica un rituale ci sono determinate parole, gesti che segnano nell'aria un qualcosa che prende forme e vibrazioni. Questi strumenti fan si che si possa avere un minimo risultato accettabile, ma al prezzo del'incosnsapevolezza, è vero che uso la penna per scrivere, ma la penna non scriverebbe da sola, è l'uomo e solo l'uomo che rende vivo il rituale. Ecco perchè deve essere credente secondo me, perchè inconsapevole di se stesso e di ciò che fa ha bisogno di usare una forza, grande, esterna, ma che in realtà è sprigionata da dentro l'uomo stesso.

Mi fermo perchè ho paura di sforare troppo.
Non credo che sfori, piacerebbe anche a me approfondire il finzionamento di sta cosa, reale o presunto che sia.

Il credere, come dici, è un lasciar fare, un farsi veicolo, un permettere che altro agisca per mio tramite. Vale penso in tutti i rituali. Ci si affida alla forza superiore, incanalata tramite la forma del rituale.
Chiaramente credere non vuol dire convincersi... anzi li vedo come due opposti.
Ray non è connesso