Discussione: 21 dicembre 2012
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Vecchio 24-10-2008, 02.21.58   #44
jezebelius
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Giusto, non ha senso parlare, chiudiamo il tread

Al di la delle battute, Kael a mio avviso ha ragione, siamo nel campo delle mere ipotesi. In ogni caso non è privo di senso ragionare su quel che ci fa sentire la dicitura "figli delle stelle".

Da un certo punto di vista mi viene che i figli delle stelle sono i pianeti, dato come per quel che ne sappiamo si formano, e gli antichi associavano ai pianeti gli dei... gli attuali nomi dei pianeti del sistema solare sono nomi di antichi dei.

Da un punto di vista più "microcosmico" finchè siamo uomini, o se vogliamo umanità, siamo figli dei nostri genitori. Poi però, crescendo ci differenziamo... lo sviluppo, l'evoluzione dell' essere porta ad un distacco dai genitori biologici verso la strada del divenire individui... che quindi non è più un figli di qualcuno ma un figli di tutti, figli del cosmo... o delle stelle se si vuole.

E' anche un modo di definire un grado di perfezionamento quindi, esseri che in un modo o nell'altro sono soggeti a Leggi diverse da quelle a cui siamo soggetti quando nasciamo biologicamente dai genitori, gradi maggiori di libertà, di "immortalità"... per chi si ricorda i discorsi di Gurdy sui vari piani (umanità, terra, sistema solare, eccetera).
Insomma il dato più o meno certo è che non vi sarà una fine, nel senso di distruzione se vogliamo fisica, per come la conosciamo, ma solo probabilmente un cambiamento.
Gia li vedo quelli che stanno gridando da qualche tempo - e da qualche tempo ci stanno marciando - che il mondo finirà:"....pentitevi.."

Ma per passare ad altro, pensavo a questo" figli delle stelle".
Posto che quel che è stato detto mi pare sia condivisibile, se parliamo di " figli" allora abbiamo una conseguenza, un risultato derivante da qualcosa che è accaduto prima; ci si è mossi prima, probabilmente durante l'era di riferimento per fare in modo che " alla fine" si realizzasse un certo risultato.

Per cui da questo punto di vista l'era che finirà in quella data avrà una duplice funzionalità ossia: da quel momento, inevitabilmente, ne inizierà un'altra e dunque si inizierà un'altro percorso sulla scala per la risalita.
Se si parte da una considerazione e cioè che ognuno è parte di qualcosa di più grande - preso in senso generico ovviamente - questo qualcosa può incidere su ognuno.
Altre tradizioni parlano, in analogia coi figli delle stelle, di " Figli della Luce" il che potrebbe essere simile. Si parla anche di Logoi e cioè gli Dei maschi " Figli del Sole" che fanno di tutto per dare all'uomo puro uno Spirito immortale cosciente.
Probabilmente, allora, nel meccanismo che ha descritto Kael che pare sia, per questo, una sorta di orologio, viene descritto l'esatto momento in cui, appunto questo " segnatore di ore " muovendosi, scattando, consente l'ingresso in altro.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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