Visualizza messaggio singolo
Vecchio 05-03-2009, 01.27.57   #57
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito Libro 1, cap. VIII

Aggiungo un capitoletto che apre un discorso che forse abbiamo fatto poco. Iniziano ad arrivare i consigli sulla vita privata e sociale, si parla di familiarità, ma possiamo chiamarla intimità, dando alla parola un'accezione ampia (come in effetti ha) e quindi non solo fisica.
La posizione dell'autore è particolarmente netta... certo possiamo chiamarla tipica mistica cristiana medioevale e non pensarci più, però vien da chiedersi cosa ci sia sotto, perchè alla fin fine si consigli di non avere intimità con nessun umano (ma carità con tutti), di metterli tutti sullo stesso piano... insomma che nessuno sia per noi più importante di un altro. In pratica di non essere mai coinvolti, pur essendo interessati a tutti.
Quel famoso "nel mondo ma non del mondo"?



Citazione:
Cap. VIII - Dell'evitare l'eccessiva familiarità
Citazione:
1. Non aprire il tuo cuore ad ogni uomo (Eccles. VII, 22) ma tratta le cose tue con chi è saggio e timorato di Dio. Stai raramente con giovani e con estranei. Non stare coi ricchi per blandirli, né mostrati volentieri di fronte ai grandi. Intrattieniti con gli umili e semplici, coi devoti e morigerati, e tratta di cose edificanti. Non avere familiarità con alcuna donna, ma raccomanda a Dio tutte le buone donne in generale. Scegli di avere familiarità solo con Dio e gli Angeli Suoi, ed evita la curiosità riguardo agli uomini.
2. La carità si deve avere con tutti, la familiarità non è necessaria. Talvolta accade che una persona non conosciuta risplenda per bella fama, e che poi di persona offuschi gli occhi di chi la guarda. Talvolta pensiamo di piacere a qualcuno frequentandolo, e invece iniziamo a dispiacergli, perchè vede in noi abitudini riprovevoli.
Ray non è connesso