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Vecchio 03-02-2011, 13.18.09   #8
Edera
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«Una fotografia è un segreto che parla di un segreto. Più essa racconta, meno è possibile conoscere.»
Diane Arbus


Non riesco a scollegare questa frase dalla sua produzione artisica. Se penso alle foto di Diane Arbus mi vengono subito in mente i suoi soggetti a dir poco 'particolari'. Sono prostitute, 'freak', persone disagiate, nani...(Non so si possa tirarne fuori qualcuna dal web e postarla)
Questa soggetti non vengono svalutati, non trasmettono pena o compassione nelle sue foto, anzi sono ripresi in modo sia lo spettatore ad essere messo in imbarazzo dalla loro spiccata diversità. Qual'è il segreto delle foto? Forse che parlano di un vissuto del soggetto segreto all'osservatore in grado di smuovere qualcosa nel suo animo di sconosciuto all'osservatore stesso?
Se la foto racconta di un paesaggio, di una persona che consideriamo 'normale' allora l'emozione che ci scatenerà sarà qualcosa di familiare, qualcosa che già in qualche forma conosciamo. Ma se la foto racconta di un nano o di un freak racconta la diversità, non racconta qualcosa di noi che amiamo conoscere ma all'opposto racconta qualcosa di di mostruoso che preferiamo tenere nascosta sotto il tappeto, qualcosa che per la maggior parte di noi è un segreto che teniamo a noi stessi.
Forse ho focalizzato troppo concentrandomi sul lavoro specifico dell'artista.. dovrei espandere più in generale a tutte le foto, per ora mi è venuto questo
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Nome:  DianaArbusZondertitel3.jpg
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Ultima modifica di Edera : 03-02-2011 alle ore 13.22.46.
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