Visualizza messaggio singolo
Vecchio 17-01-2010, 15.41.13   #2
luke
Organizza eventi
 
L'avatar di luke
 
Data registrazione: 27-03-2009
Messaggi: 2,273
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Il discorso era già uscito in diverse forme (una che ricordo bene era "credere e sapere"), ma vorrei continuarlo e cercare di approfondirlo dopo aver letto una affermazione di un altro 3d.

Inizierei da una domanda, se non crediamo ad una cosa non esiste?
Che poi è molto simile alla domanda: se io non ho mai visto una cosa esiste?
Oppure una cosa esiste solo quando la vedo e/o ci credo?

Etc... il discorso potrebbe anche essere trattato in filosofia e in psicologia, però ho pensato ad esoterismo per tentare di toccare tutti i punti.

Come ho giò scritto la parola credenza significa qualcosa a cui molti credono, ma anche un mobile dove riporre le cose.
Credenza era anche l'assaggio dei cibi (per vedere che non fossero avvelenati) dei signori da parte dei servi.
La cosa si fa interessante vero?

Se prendiamo la credenza-mobile, l'analogia ci dirà che un oggetto anche quando non lo riponiamo in ordine esiste già, il problema è che non avendolo nell'armadio potremmo non trovarlo, non vederlo etc...

Se prendiamo la credenza-assaggio, vediamo come certe cose vanno prima assaggiate da alcune nostre parti meno raffinate, se il cibo è assimilabile dal corpo (inteso come ciò che siamo al momento) allora può essere mangiato dalle parti superiori che sicuramente sanno gustarlo diversamente. Se il corpo non è pronto e/o adatto per certe cose sarebbe avvelenato se tentassimo di mangiare lo stesso con le parti superiori.

Il titolo che ho dato a questo 3d merita due parole. Mentre auguro a tutti di avere abbondanza di credenze, non auguro a nessuno di far proprie le credenze altrui senza lavoro.
Se l credenza è mia, io ho assaggiato e ho materiale da dare in pasto alle mie parti superiori, se faccio mia una credenza altrui equivarrebbe ad un signore che fa assaggiare il cibo ai servi di un'altro signore di un'altra razza. Per quella razza il cibo potrebbe essere buono ma per il secondo signore il cibo potrebbe essere velenoso.
Le credenze altrui se non sono anche nostre ci avvelenano l'anima.

Credo di aver messo un pò di carne al fuoco, mancherebbero, di importante, solo domande simili a : "quello in (notare "in" che nel credere si oppone a "a") cui non crediamo ha lo stesso influenza nella nostra vita?"
Per me anche se non credo o non ho mai visto una cosa questa comunque esiste e ha influenza. Un esempio banale che mi viene in mente è la radioattività, se io non ci credo e tengo sul comodino dell'uranio o del plutonio, penso che gli effetti li subirò comunque.
Se io ci credo, lo conosco e l'assaggio", sarò più padrone dei suoi effetti, non li subirò passivamente, potrò "cavalcarli" ed usarli a mio vantaggio, cosa tanto più possibile tanto più conosco la cosa in cui credo: se lo conosco e credo nelle radiazioni dell'uranio, invece di tenerlo sul comodino lo metto in una centrale nucleare e lo uso a mio vantaggio, conoscendone i relativi rischi e prendendo le giuste precauzioni.

Ultima modifica di luke : 17-01-2010 alle ore 15.43.29.
luke non è connesso