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Vecchio 18-01-2010, 14.30.21   #9
dafne
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Originalmente inviato da luke Visualizza messaggio
Sul confronto tra "credere" in e "credere a", non ho le idee molto chiare: se dico ad una persona "credo in te", gli sto dando una fiducia omnicomprensiva e che riguarda solo lui, se invece gli dico "credo a te" mi viene spontaneo fare un paragona con qualcun altro, "credo a te e non a tizio". La particella "in" mi fa pensare ad un entrare dentro, mentre "a" la vedo più come un andare verso una direzione indicata da qualcuno.
Si è la versione che più convince anche me, anche se mi sembra comunque una sorte di cavillo linguistico più che di senso...cioè non ci vedo proprio l'opposizione (vabbeh che tra opposto e contrario mi sà che mi stò ancora incartando..)

Tornando sul discorso iniziale non credere a una cosa non la fà non esistere, o meglio, non esiste per me che la nego ma il fatto stesso che possa essere creduta o meno implica che c'è. Altrimenti cosa negheremmo?

Lo stesso vale per quello che non conosciamo, non esiste per la nostra esperienza ma c'è. Scoprire cose nuove è quel movimento che ci fà vivere, infatti meno si sperimenta più si avvizzisce, si muore..dentro.
Una credenza scarsa di provviste
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