Discussione: Starnuto e rigidità
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Vecchio 17-09-2006, 19.19.59   #16
astronave
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Data registrazione: 10-09-2006
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Caro UNO,
ti ho chiesto la disponibilità a continuare la discussione qui, perché non mi pareva giusto coinvolgere in questioni lontane chi era già chiaramente in tilt.
E d’altra parte ci tenevo a fare alcune precisazioni:
a) è assodato che sul “fatto” siamo perfettamente d’accordo: non so quanti passi del mio libro dicono esattamente le stesse cose che dici tu sulla correlazione tra starnuto e ripercussioni psicofisiche. Cito solo il capitoletto intitolato “L’occhio”; ma TUTTO IL LIBRO ripete in tutte le salse la stessa cosa
b) mi pare molto diverso il “contesto intenzionale” in cui questa coincidenza di vedute sui fatti si colloca: il mio “contesto intenzionale” è del tutto esplicitamente la lotta alla malattia mentale; la mia SCOPERTA non è avvenuta sulla base di teorie o di pratiche di una qualche scuola, ma su un percorso e su una sfida esistenziale, di cui do appunto conto nel mio libro
c) ognuno colloca poi i “fatti” in un contesto significante “totalizzante”, religioso o filosofico o militante; e qui chiaramente la divergenza diventa massima: il mio orientamento filosofico è originale, mio; ma volendo classificarlo, non ho problemi a dichiararlo cartesiano – galileano, se non fosse che il povero Cartesio è correntemente sottoposto ad una distorsione radicale, che FALSIFICA totalmente il suo pensiero
d) continuo a parlare di SCOPERTA e non di semplice esperienza che RIPETE cose già risapute proprio perché la connessione tra espulsione del muco e “riconversione” della “matrice” psicofisica in modo da RICOSTRITUIRE una struttura organica SANA in relazione alla malattia mentale è proprio ciò che tu neghi, e quindi, suppongo, sia ignoto anche alle scuole ed agli autori a cui tu fai riferimento
e) io non considero il muco come qualcosa di negativo da eliminare; quello che ho appena detto è solo una ipotesi di spiegazione dei fatti che mi sono capitati; il muco non è una sostanza pronta lì in una quantità già data che si può espellere, oppure “bruciare”, come dici tu: una volta innescata l’inversione della tendenza a comprimere la presenza del muco, si innesca un meccanismo per cui più ne espelli, più se ne presenta per una abbondante espulsione: nel mio libro riferisco di un “esperimento” nel corso del quale ho espulso circa un litro di muco nella 24 ore: DOVE era? DA DOVE veniva? La cosa più plausibile mi sembra quella di ipotizzare che VENGA PRODOTTO man mano che viene espulso, producendo appunto la “riconversione” generale – solistica – della totalità psicofisica dell’individuo.

Comunque si ti ringrazio dell’ospitalità.
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