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Vecchio 28-01-2012, 23.34.43   #19
griselda
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Originalmente inviato da Edera Visualizza messaggio
Gri posso provare parlando del mio sentire soggettivo e della mia esperienza.. Avendo un rapporto conflittuale col mio corpo, verrebbe troppo facile dire: ok sto sublimando la mia sessualità, quando magari sto solo scappando dalle difficoltà che incontro nel relazionarmi con esso e con la mia mente... Magari se riuscissi a fare stare zitta la mente, il mio corpo seguirebbe le sue naturali inclinazioni, senza problemi.. Invece i giudizi su me stessa, su come dovrebbe e non dovrebbe essere, le paure ecc.. fanno in modo che esso si chiuda all'esperienza sessuale, inziando ad evitarla e inziando a raccontarmi che è perchè il sesso non interessa, che l'energia si può trasformare ecc.. ecc ..
Capisco bene cosa dici Edera perchè anche io vivo in conflitto con il mio corpo anche se magari in modo diverso e provo anche i tuoi stessi dubbi rispetto il sublimare perchè spesso mi chiedo se me la racconto e se non sto peggiorando la situazione di ristagno dell'energia che poi crea danni peggiori ( e non posso neppure dire che posso sperimentare e che se sto sbagliando sarà un sintomo a darmene il segnale perchè ne ho sempre di diversi che girano che non posso sperimentare in questo senso) per cui non so che fare
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In realtà, non avendo mai provato un'esperienza totalmente consapevole di rapporto sessuale non ho le 'carte' per distaccarmi da quell'esperienza e passare oltre..
Sostanzialmente era questo il punto su cui volevo soffermarmi a parlare perchè non mi è chiaro cosa è un rapporto sessuale consapevole.
Dovrei aver ben compreso quel discorso che ha fatto Uno da un'altra parte dove parla di prendere coscienza da quella parte che registra automaticamente e poi di questa farne una consapevolezza.
Che non so se è lo stesso che fare una cosa con tutta me stessa.
Sono confusa
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Credo ci siano dei scalini da rispettare: prima dovrebbe venire quella di viversi l'intimità senza che la mente si metta in mezzo, l'ascolto dei propri istinti, delle proprie pulsioni, esperendoli in coppia senza blocchi di vario genere.. Poi si può dire: ok ora so di che si tratta, ho messo nel mio bagaglio ciò che non avevo esperito e posso iniziare a pensare di dirigere la mia energia sessuale da altre parti perchè questo non mi basta più, posso iniziare a fare delle prove ecc.. Non so se siano considerazioni valide ma è sono quelle a cui sono arrivata
Non lo so Edera ad esempio io ho il corpo che dorme ed ha bisogno di forti scosse per svegliarsi o assoggettarsi alla mente affinchè lo diriga con dispersioni energetiche notevoli.
E alla fine mi domando se non è proprio questo non dominare il corpo che mi crea conflitto, non accettare che sia lui a decidere al posto mio il da farsi.

Tante volte mi sono domandata se il chiudersi in una coppia fosse il problema principale....perchè in tutte le relazioni che ho vissuto il corpo dopo un po' di tempo andava in letargo e chi s' era visto s'era visto e al suo posto rimanevano i conflitti ed un'energia che non so più dove vada a finire, se ristagna, se la uso tutta in altro se....se....se....se....se con tutti questi se inutili
Se mi accontentassi di quel che viene sarei più serena invece la mente si sposta indietro e avanti creando il problema attraverso il giudizio sarebbe "divertente" scoprire che il più dell'energia la disperdo in questo modo
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