Discussione: sul fumo
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Vecchio 02-05-2009, 15.06.05   #108
RedWitch
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Da quanto hai scritto, in sostanza tutte le dipendenze possono essere chiamate "tossico-dipendenza" anche quando non ingeriamo nulla o ho capito male?.. Ogni dipendenza in cui cadiamo diventa una schiavitù che ci toglie vitalità, e che ci impedisce di essere coscienti di quanto facciamo. In un thread piuttosto vecchio sull'argomento fumo avevi scritto che se si fumasse una sola volta in maniera cosciente una sigaretta, si smetterebbe subito di fumare (circa), immagino che ci renderemmo conto di cosa stiamo respirando..

A me con le sigarette capitava di scandire il tempo tra una e l'altra... sigaretta- dopo- pranzo, sigaretta- dopo- caffè, sigaretta-pausa-lavoro... etcetc, una dipendenza cosi forte oltre che a togliere vita cosciente nel momento in cui si sta fumando, credo ne tolga anche nei momenti in cui già si sta pensando "finisco sta cosa e vado a fumare", addirittura appena si inizia a percepire la voglia (per esempio in luoghi dove non si puo' fumare, un po' come il discorso dell'acqua che facevi..). Più si è dipendenti e più questa riesce a toglierci senza nemmeno che ce ne accorgiamo .

In un certo senso è spostarsi verso il futuro anche questo? immaginando il momento del caffè/aranciata/sigaretta finisce che non si vive il momento presente..

Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Quello che voglio dire, controcorrente, che non è una sostanza in particolare che rende dipendenti, ma la ripetizione incosciente del gesto. Una volta che questo si è radicato, occorre un opposto gesto che per forza di cose difficilmente può essere incosciente al pari di quello che radica.
Un albero si radica senza interventi esterni, si sradica solo con forze esterne (bufere, intervento animale o umano etc..). La forza esterna nel caso umano deve comunque passare per la personalità umana.
Questo significa che per esempio se mi accorgo di essere dipendente "dal caffè delle 9 del mattino", dovrò oppormi con forza di volontà e smettere di prenderlo?. L'esempio è proprio su quello che ho vissuto per un bel pezzo, l'irrinunciabile caffè prima di entrare al lavoro, se una mattina facevo tardi e non potevo prenderlo, rimanevo nervosa ed irritabile, piuttosto se avevo pochi minuti correvo al bar per berlo in fretta, ma pur di berlo.. era una sofferenza fisica dover rinunciare quando capitava.

Ma quando ci si accorge o si è consapevoli nel caso delle sigarette di avere una dipendenza radicata, è sufficiente interromperla o andrebbero sempre ricercati i motivi per cui si è dipendenti? Ed è sempre possibile trovarli?
Nel caso delle sigarette per esempio, potrei darmi mille "perchè", lo vedo comunque come un riempitivo di mancanze che non si riescono a colmare, ma se nel frattempo non si trovano tutte, inevitabilmente ci spostiamo verso un'altra dipendenza?
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