Discussione: Alghe di palude
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 06-08-2010, 23.46.43   #4
diamantea
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di diamantea
 
Data registrazione: 29-03-2010
Messaggi: 3,266
Predefinito

Voglio riprendere un pò l'elaborazione di questo sogno che presenta altri significati che ho trascurato per la fretta di concludere bene il mio urlo.

Quello che mi fa venire in mente è la situazione di responsabiltà apparente.
Si scarica la responsabilità della volontà di perpetrare il proprio male su gli altri.

Il maschile cattivo e vizioso sembra essere la causa unica di maltrattamenti del femminile come è convinzione comune nel mio imperativo assertivo.
Il femminile sembra essere la vittima e la soluzione sta nell'eliminazione del maschile.
Eliminata la causa apparente del male, il femminile genitoriale porta le figlie in un ambiente paludoso, torbido, ruoli e sentimenti confusi, dove è impossibile vedere con chiarezza, è facile confondersi con i ruoli.
Il femminile elimina se stesso attraverso di se stesso. Il nutrimento è femminile, un femminile che soffoca il femminile.

La fiducia delle figlie diventa fonte di controllo mediante la quale liberarsi di entrambe.
Kramer contro Kramer, femminile contro femminile.
Ho l'impressione che l'imperativo funge più da mortificazione del femminile attraverso la negazione del maschile come sua esaltazione più che intendere il maschile come negativo.
Mi sembra che le motivazioni siano molto più profonde. Ho la tentazione di pensare che ci sia il tentativo di impedire che l'altra abbia ciò che è stato negato a se stessa. La radice del male nel desiderio di rivendicazione della propria esaltazione negata negandola all'altra che la mette di fronte lo specchio dei propri desideri repressi e negati.

"Nè io nè gli altri". Un forte bisogno di autoaffermazione negando l'altro più esaltando se stesso.

Mia madre usava controllarmi attraverso l'influenza positiva che mia sorella aveva su di me per dissuadermi dall'esprimermi. Usava quella negativa di mio padre e di mio fratello come il maschile che punisce per dissuadermi dall'agire.
Il femminile per il pensiero e la parola, e il maschile per l'azione.

Ma non erano tanto le mie azioni da bloccare quanto il mio pensiero. Era quello che ci stava dietro il mio silenzioso sguardo che andava eliminato.
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
diamantea non è connesso