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Vecchio 06-09-2006, 10.07.52   #4
Uno
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Citazione:
Originalmente inviato da jezebelius
Beh...penso che ad un livello più alto sia la " consacrazione " dell'Unione tra Principio Maschile e Femminile....da due, appunto, L'Uno.
E come potrebbe accadere fuori da Noi?


Citazione:
E' Sacro perchè riguarda questa Unione che riflette se stessa, nella ricerca di ciò che è la parte " mancante " di ognuno....ad un diverso livello, non so come se il Principe debba ricercare, per completarsi, la sua amata....unirsi con la sua amata ( Romeo e Giulietta...per fare un esempio ).
Ecco questo paragrafo preso da solo già è meglio anche se non completamente.... Sacro come qualsiasi azione tesa alla nostra ricerca/interazione/comunione della nostra parte più materiale (mater-iale, terra) con quella più elevata, quindi per quanto possa sembrare allucinante alla romantica visione (se non va a fondo di quello che cerco di dire), se vediamo un unione, con il matrimonio nella sua parte che sancisce l'impegno oltre che di fronte a se stessi di fronte ai fratelli (questo era... oggi lo è solo come pettegolezzo... se qualcuno cornifica), dicevo se vediamo l'unione come trovare il compagno di strada che più si confà a ciò di cui abbiamo bisogno per crescere, ecco che molte cose assumono un senso diverso, non è l'unione la congiunzione con la parte maschile per le donne e viceversa.... ma la "tecnica" (perdonatemi la freddezza) per aiutarci a farlo....
Sto ovviamente parlando di matrimoni come dovevano essere, secondo il senso origianale di questa parola e di questo rito, tra persone più o meno consapevoli, nel primo caso per loro scelta, nel secondo per scelta dei saggi... da questo punto di vista non sarebbero poi neanche tanto assurde le antiche culture le cui famiglie sceglievano i compagni di vita per i propri figli.... oggi ci rimangono solo motivi materiali, di doti etc ma anche in questo caso lo scopo iniziale era ben diverso


Citazione:
A questo punto, se l'amore umano è un riflesso, nel momento in cui mi accorgo ( o quanto meno ne ho il sentore ) che tutto ciò che ho costruito è servito " solo " ( ma non è comunque poco ) a darmi gli spunti per crescere, è lecito domandarmi se questi spunti ci sono ancora o sono " esauriti " ( come finisce l'acqua di un bacino a causa della evaporazione lasciando soltanto il fondo sporco)?
In questo caso non vorrei sembrare cinico...ma se ci si accorge di questo, e lo si riscontra nel concreto, è ovvio che posso anche allontanarmi poichè mi sono accorto che l'amore che credevo " reale " è solo un riflesso, un meccanismo chè si " è attivato " perchè in un dato momento avevo bisogno di ulteriori elementi per la crescita.
Lo so, è in gran parte ciò che hai detto....ma la domanda è....appena mi rendo conto che questo " meccanismo " che si attiva e che chiamiamo amore, di cui si prende coscienza al di la del tempo che ho passato con una persona, è lecito chiedersi se nel meccanismo stesso c'è ancora qualcosa "che mi serve "? E' lecito chiedersi se fino ad ora quello che si credeva amore va eliminato e quindi sostituito da qualcosa di più Sincero?
Dovresti essere sicuro che si sia esaurita la possibilità per te di crescere da quell'unione, dovresti evitare di fuggire perchè certe cose (le stesse che ti permettono di crescere) non ti piacciono.
Non è facile certo capirlo ed il mio può sembrare un atteggiamento conservatore e tradizionalista, premetto che non sono contro il divorzio ma contro l'eventuale facilità con cui si fa e si disfa come bambini capricciosi... e questo vale anche quando il divorzio sia sancito dalla "sacra" rota, che nelle cronache rosa da facilmente il pezzo di carta al vip di turno.
L'unico punto certo sicuro al 100% lo vedo quando sia l'altro/a per primo a voler trovare una strada diversa, in quel caso non possiamo obbligare nessuno, possiamo discutere ma se la sua intenzione è fare altre esperienze nell'illusione di trovare altrove qualcosa di diverso non è nostro potere/dover/diritto impedirlo, come accennato sopra, nel ruolo dell'amante, della storia fugace etc sono tutti magnifici... basterebbe poi viverci 15 giorni per trovarsi nella stessa situazione di un matrimonio... è la natura umana, come è giusto che sia.
Esiste quell'unico, *raro, caso in cui realmente un rapporto d'amore ha esaurito tutte le potenzialità, in questo caso il rapporto di amicizia differisce molto da quello d'amore.... nel primo caso bastano interessi diversi per iniziare nuove strade, rimane la nostalgia, si possono portare avanti degli incontri che saranno sempre sull'onda "dei vecchi tempi" ma l'amicizia non sarà più la stessa, nel rapporto amoroso, nel matrimonio invece pur finendo la passione cieca (l'innamoramento, quello che ci fa fare cose assurde) questa sempre si sostituisce a ciò che realmente può esserci tra due individui legati dal sentimento: l'opportunità di fare un percorso di vita che indipendentemente dagli interessi personali, ci mette in continuazione sotto *pressione... eh si ... vissero per sempre felici e contenti è da interpretare... non è per la coppia fisica.

Mi rifermo ma il discorso potrebbe essere lunghissimo

*raro= perchè per potersi verificare dovremmo o noi o l'altro/a aver cambiato la nostra costituzione psico-fisica

**pressione= da collegare ad altri discorsi sul forum e quindi come cosa positiva

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Nota: non voglio con questi miei scritti prendere posizione su accadimenti che possono essere capitati ad alcuni dei partecipanti qui presenti, sto semplicemente cercando di dare degli spunti per chiarire una cosa molto complessa e liquidata con troppa superficialità dalla nostra società moderna
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