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Vecchio 24-11-2007, 23.50.13   #10
jezebelius
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Bene. Allora partirei dall'otto, la completezza.

Come hai detto tu i due cerchietti sono completi, il mondo suepriore e il mondo inferiore. Interessante il fatto che, anche se adesso siamo abituati a vedere e fare i due cerchietti uguali, fino a non molto tempo fa si usava anche fare il cerchietto superiore più piccolo di quello inferiore.

Disegnando l'otto quasi tutti lo fanno con un unico tratto. Il che significa che devono incrociare. Io almeno inizio dal punto più in alto, vado in giù verso la mia sinistra facendo mezzo cerchio superiore, poi taglio dall'altra parte e faccio il mezzo cerchio inferiore opposto. A questo punto mi trovo nel punto più basso. Risalendo al contrario completo l'otto.
Chissà che leggendo metaforicamente questa procedura non abbia cose interessanti da dire...

Ho visto che qualcuno disegna i due cerchietti separatamente... più spesso prima quello in alto, ma c'è anche chi fa il contrario. Questi otti però a mio avviso perdono l'idea della continuità e soprattutto del fatto che i due cerchietti non sono veramente separati, anzi parte di una cosa sola.

Altro piccolo spunto... se lo ribaltiamo (ruotiamo di 90°) otteniamo il simbolo dell'infinito.
Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio

Dai se consideriamo l'altezza come spazio e la larghezza come tempo vedendo dove mancano i pezzi rispetto all'8 (che è la conoscenza totale, non la completezza che è lo zero) possiamo iniziare a tracciare un quadro dei vari numeri, ma per ora vi lascio pensarci o provarci.
Anche io, come Ray, utilizzo la stessa "tecnica " per l'8; però sarebbe anche interessante forse, conoscere quanto conta, o ha contato, il condizionamento avuto da piccoli e quanto, diciamo così, lo si fa( se è possibile ) in maniera naturale, in quanto mi pare che anche il " modo" di scrivere ha una certa importanza.

Per fare un esperimento sui numeri e volendo seguire le considerazioni di Uno potrei dire che ogni numero, probabilmente, è " un pezzo " di cerchio. Come se lo si potesse inscrivere all'interno, per poi quindi giungere alla completezza che è, per l'appunto, l'8 che peraltro assomiglia al Sacro Caduceo anche se si chiede l'aiuto dell'1.
L'1 ad esempio, io lo scrivo partendo dalla stanghetta laterale, per poi arrivare ad un punto dal quale, in continuità,vado in basso. Questo potrebbe significare la linearità del tempo e dello spazio. In costanza quasi.
Il 2, invece, da un punto centrale che passa per l'alto sino ad arrivare in basso, dove la sua forma mi indica una specie di passaggio, appunto, dall'alto verso il basso ed anche un "8" incompleto se vogliamo, non pienamente formato.
Il 3, anche in questo caso parte di " 8". Manca la parte a sinistra. Quello che mi colpisce è forse la parte che si trova al centro ossia una " energia" che discendendo dall'alto si ferma, staziona, per poi continuare la sua discesa.
Il 4 ( che si potrebbe scrivere in due modi, quindi come questo che si potrebbe vedere anche come 7 al contrario o anche in altra maniera partendo prima dall'alto, come l'1, e poi aggiungendo un tratto verso destra e poi, subito dopo, proseguendo in basso ma che in ogni caso è composto, da 3 trattini; come una sorta di 7 ma capovolgendolo insomma) credo che abbia una particolarità. In entrambi i modi si parte da un punto in alto.
Il 5, che tra l'altro assomiglia anche ad una " S " volendo e che forse, anche in questo caso come il " 2 " - al quale si avvicina in quanto pare che sia un " 2 " ma capovolto - rappresenta un " 8 " incompleto, giacchè è formata soltanto una piccola parte inferiore.
Il 6, che forse più di altri richiama la sua somiglianza col " 9 " - i quali, uniti da ambo le parti, danno, per l'appunto, l' 8 danno di questo la parte inferiore ma non la superiore. Anche qui si parte da un punto per discendere nel basso.
Il 7, abbiamo visto si può accomunare al " 4 " in un certo senso.
L'8 del quale stiamo parlando.
Il 9 che assomiglia al " 6 ".
Lo 0 che chiude, se vogliamo.
Probabilmente ho detto un po di castronerie e continuando direi che l'8 richiama anche il concetto armonia per un certo verso, rispetto alle altre rappresentazioni, più o meno incomplete per altro.

Edit: non avevo letto Stella ed Uno.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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