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Vecchio 30-11-2007, 18.24.57   #102
Ray
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Originalmente inviato da falco Visualizza messaggio
Ciao Ray,anch'io sono molto curiosa sull'origine dei nomi...e anch'io vorrei sapere il significato del mio nome...appena puoi certo! il nome e' Deborah ,e se posso...posso?
quello di Greta,mia figlia ha deciso di chiamarsi cosi' dal secondo mese di gravidanza. Sara' vero che ci scegliamo i nomi? Un grosso grazie ciaoooo
Eccoci qui cara Falco, meglio tardi che mai (anche se non rispondo subito chiedete pure, prima o poi mi ci metto) e grazie per l'opportunità che dai ad un chiacchierone di cianciare liberamente anche a lungo. Per la serie "largo ai giovani" iniziamo da Greta che è un nome che mi intriga parecchio.

Innanzitutto va detto che Greta (così come Gretel...quella della fiaba) è l'italianizzazione, nonchè diminutivo, del nordico Margerethe... che corrisponde, per derivazione e significato, al nostro Margherita, che vuol dire... perla.

Infatti il nome viene dal latino margarita (e a sua volta dal greco margarìtes) che significa appunto perla.
Nel tardo medioevo la parola ha iniziato a designare il fiore il quale tuttavia continua a mentenere il suo nome scientifico latino di Bellis Perennis. Questo cambiamento ha riguardato anche il nome... se prima veniva usato per augurare alle figlie la luminostà e la purezza delle perle, poi venne usato per augurare alle stesse la purezza e la luminosità delle margherite (fiori).

Il fatto che la parola latina abbia apparentemente all'improvviso mutato designazione è una specie di mistero che, nel tentativo di interpretare il nome, dobbiamo cercare di indagare.

Il simbolismo della perla (sul quale forse è il caso di aprire un tread specifico a parte) è particolare per costanza ed universalità di significato... ovvero è presente in tutte le culture del mondo e vuol dire sempre la stessa cosa.
Nata dalle acque e dalla luna, cresciuta in una conchiglia, la perla rappresenta il principio Yin, l'essenza del femminile e della femminile creatività. Il simbolismo sessuale della conchiglia, l'analogia perla-feto all'interno di essa, conferisce alla perla tutta la forza femminile e la collega alle sue valenze ostetricio-ginecologiche. Estendendo, la triplicità luna-acqua-donna conferisce alla perla le sue valenze magiche curative generiche, anche se particolari per le questioni legate al femminile. In India è considerata una panacea (emorragia, follia, itterizia eccetera eccetera) e antiche leggende (molto antiche) narrano di come i lidi dell'India siano stati abitati inizialmente proprio da cercatori di perle venuti dalla lontana "isola perduta d'occidente"... il che simbolicamente vale a dire che ci si stabilisce dove le correnti femminili sono più forti e quindi la proliferazione è più facile.

La margherita dal canto suo simboleggia la rignerazione della primavera. Il suo nome volgare, prima di appropriarsi della perla (e anche dopo la cosa è rimasta) era primaverina. Infatti fiorisce particolarmente ad Aprile... il mese dedicato ad Afrodite (vedi i nomi dei mesi in questa stessa sezione), quindi il significato della femminilità creatrice è richiamato. Nei vecchi calendari la margherita veniva utilizzata a simboleggiare il rinnovamento dell'anno e molti pittori, come il Botticelli, la infilavano in dipinti che raffiguravano la nascita del Cristo (o l'adorazione dei Magi) ad alludere alla "primavera" della Redenzione.
Nel Medioevo vennero attribuite a questo fiore facoltà profetiche soprattutto in campo amoroso (da cui il famoso m'ama-non m'ama) oltre che terapeutico generative. Ovvero ha assorbito in qualche modo le valenze della perla, come se fosse il suo corrispondente floreale... e come se si fosse spostata un certo tipo di attenzione dall'acqua alla terra.

Una curiosità sul m'ama/non m'ama: come molti sapranno il processo di accrescimento della margherita e quindi il numero dei suoi petali , così come moltissime sequenze floreali, segue la sequenza di Fibonacci, strettamente connessa col famoso numero aureo (di cui abbiamo già parlato altrove e continueremo a parlare). Questo fa si che in quasi tutte le magherite i petali siano 21, 34 o 55 (ce ne sono anche di 89) che sono numeri di Fibonacci. Come vedete ci son più dispari che pari... il che fa si che, se comincio da "m'ama" è facile che anche finisco con "m'ama". Il fatto che la margherita sia quindi più "propensa" a dare responsi favorevoli ha alimentato questa sua tendenza ada agevolare la fertilità e l'amore.
Sempre per curiosità, le spire delle conchiglie seguono la sequenza di Fibonacci...

Insomma chiamarsi Greta (o Margherita o altri derivati) conferisce una particolare vicinanza e affinità con le caratteristiche femminili, sia che pensiamo alla perla che al fiore. E' quindi su queste caratteristiche, dotate di particolare forza, che ci si dovrà "concentrare" per sfruttare al meglio le proprie possibilità di sviluppo, in qualsiasi senso si voglia intendere questo termine, soprattutto spirituale. E' chiaro che, per il rovescio della medaglia, saranno anche le caratteristiche maggiormente difficili da "imbrigliare"... come per tutto, ciò che non è dominato domina, e più forte è qualcosa, più dura è dominarla.

Concludo riprendendo una vecchia abitudine, ovvero quella di dedicare dove si può dei versi al nome in questione. Qui di seguito le splendide parole che il Pascoli ha dedicato al fiore:

Chi vede mai le pratellne in boccia?
Ed un bel dì le pratelline in fiore
empiono il prato e stellano la roccia.
Chi ti sapeva, o bianco fior d'amore
chiuso nel cuore? E tutta, all'improvviso,
la terra nera ecco mutò colore. [...]

O mezzo aperta come chi non osa,
o pratellina pallida e confusa,
che sei dovunque l'occhio mio si posa,
e chini il capo, all'occhio altrui non usa;
bianca, ma i lievi sommoli, di rosa;
tanto più rosa quanto più sei chiusa:
ti chiudi a sera, chi sa mai per cosa,
sei chiusa all'alba, ed il perchè sai tu;
o primo amore, o giovinetta sposa,
o prima e sola cara goiventù!

E' il verno, e tutti i fiori arse la brina
nei prati e tutte strinò l'erbe e il gelo:
ma te vedo fiorir, primaverina.
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