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Vecchio 17-04-2008, 14.44.45   #12
cassandra
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Io non vedo questa distinzione aggressivo-maschile e gentile-femminile. Se il maschile da e il femminile riceve allora il maschile può dare in modo aggressivo oppure in modo gentile e il femminile può ricevere in modo aggressivo o in modo gentile (in questo caso aggressivo e gentile sono disposizioni). Infatti, se non fosse così, nell'esempio di Uno l'insegnante dovrebbe sempre essere aggressivo e l'allievo gentile.

Penso che la cosa vada al di la, ovvero a monte, prima, di queste disposizini aggressività-gentilezza. Semplicemente il maschile non riceve e se voglio ricevere devo far agire il mio femminile (che io sia uomo o donna) e viceversa. Quindi l'insegnante donna fa agire il suo maschile, che sia aggressiva o gentile e io per imparare devo lasciare agire il femminile. Se io che imparo faccio agire il mio maschile, voglio insegnare all'insegnante e io non imparo e lei non insegna. La cosa dovrebbe funzionare un po' come i magneti (che poi quello è)... i poli maschili e femminili si respingono tra loro, i poli opposti si attraggono. Il fatto che un qualcosa sia "carico" lo pone maschile o femminile, altrimenti è neutro (e non attira ne respinge).

Quel che mi viene è che il maschile devo farlo agire, il femminile devo lasciarlo ricevere... attivo e passivo (ma anche passivo in un certo modo è fare, altrimenti è neutro).
Si Ray..la dinamica l'avevo capita (magneti etc.),solo che classificavo gli atteggiamenti,difetti e pregi come maschili o femminili sbagliando..In pratica se un genitore vuole impartire delle regole al figlio,dovrà farlo con il principio maschile,quindi parte attiva che ha come intento quello di imprimere nel bambino tale rispetto delle regole appunto,se quest'ultimo risponde con il principio femminile la regola la farà sua...altrimenti muro contro muro,non si arriva da nessuna parte.Parli di carica e fin qui ci sono,adesso però faccio un esempio,se una persona leggendo un libro,una discussione in forum etc.volesse disporsi volontariamente col principio femminile per capire,accogliere il più possibile,potrebbe riuscirci?Oppure è proprio la voglia, (a volte brama)di capire, lo sforzo che pone come parte attiva il lettore e quindi allontana inconsapevolmente la possibilità di ricevere maggiori informazioni possibili?

Le domande non sono solo per Ray..

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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Esattamente.....

L'eventuale durezza o morbidezza sono conseguenze (eventuali ripeto, dipende dal contesto) del principio maschile e femminile.
Se vedessimo questi principi in senso materiale potremmo dire che un chiodo è un principio maschile rispetto al legno, che in questo caso è principio femminile.
Quindi in questo contesto il chiodo è più duro, il legno più morbido.... ma al posto del legno prendiamo il chiodo e il fuoco?


In senso psicologico (ma da prendere con le molle, in senso largo, e caso per caso) nell'esempio sopra che facevo della coppia uomo-donna incarnatori dei principi maschili e femminili, la donna era la consolatrice (mica per forza remissivamente, a volte arrabbiandosi, dura) se ci pensate, quella che ascoltava i problemi, l'uomo quello che sia all'interno della famiglia che fuori doveva muovere attivamente l'energia, la donna che la muoveva passivamente (non in senso negativo, in senso di flusso, ricezione).
Ora le cose vogliono essere cambiate, ribaltate, ok, se in una coppia i ruoli sono meglio invertiti o intercambiambili non ci vedo nulla di male, potrebbe essere un'evoluzione (se messa insieme ad altro), ma se l'inversione avviene solo da una parte e ci si trova in molte situazioni in cui entrambi manifestano il principio maschile o entrambi manifestano il principio femminile le cose vanno a scatafascio.
Ho notato questa cosa su di me,iniziando a ricapitolare la storia più importante che ho avuto,sicuramente è partita col principio femminile da parte mia,poi dopo anni ho avuto l'inversione di cui parli ed effettivamente è arrivato lo scatafascio..probabilmente eravamo entrambi "dominati" dal principio maschile ed è finito l'equilibrio nella coppia.Questo discorso mi fa pensare che volendo,potremmo trovare sempre sto benedetto equilibrio spostandoci qua e la a seconda delle persone e situazioni in cui ci troviamo,così facendo si potrebbero evitare molti conflitti e tensioni inutili quotidianamente,come anche perfezionare il perfezionabile nei rapporti con gli altri,per non parlare di ciò che può accadere a noi, con la consapevolezza di questa nuova possibilità di scelta..che bella cosa è l'Individuo eh
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