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Vecchio 18-11-2008, 19.23.15   #19
Uno
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Una teoria che portava Jodorowsky sui nomi dei nonni diceva proprio che nel dare il nome del nonno si condannava il piccolo a rivevere lo stesso destino in una maniera o in un'altra. La cosa mi pare eccessiva, ma aspetto anche la vostra opinione, in ogni caso l'unica cosa che posso vederci di vero è che sicuramente l'inconscio -in questo caso possiamo parlare di Eggregore della famiglia?- della famiglia individua nel giovane l'erede psciologico del nonno e così facendo gli trasmette una serie di condizionamenti che sarà "costretto" a realizzare, cosa che magari nel passato, essendo consapevoli di quello che facevano, non accadeva, erano attenti a non condizionare pur immettendo un ricordo tradizionale.
Può essere così?
Il piccolo in qualche maniera vive un destino simile (non inteso con fare le stesse cose, ma affrontare gli stessi punti.. che poi sono quelli che mancano al "ramo") a quello del nonno (o altro parente)
Condannare forse spaventa un pò, sembra un pò forte, ma riprende il discorso colpa, altra parola che spaventa e che è travisata... e riprende anche il " le colpe dei padri ricadranno........."

In ogni caso (in pratica riprendo quello che ho scritto ieri in altro 3d in forma leggermente diversa) dal nostro innesto nella realtà in una determinata situazione (che per comodità qui possiamo chiamare famiglia, ma è ben più complessa la cosa), ci sono delle cose che dobbiamo fare per liberarci da catene e condizionamenti.... oppure prima ci liberiamo e poi dobbiamo fare queste cose, non si scappa. Chi pensa di essere libero non avendo fatto nulla prima e non facendo nulla dopo in realtà non è libero, vuole credere di esserlo... e questo è uno dei condizionamenti del suo innesto.
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