Discussione: Litigare con dio
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Vecchio 19-04-2009, 18.51.04   #1
dafne
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Predefinito Litigare con dio

E' da qualche giorno che ci penso.
Non è che non credo, non è neanche solo che m'infastidiscono le regole, i riti...è un pò di mille piccole cose assieme ma in fondo in fondo è che moltissimo tempo fà dio mi ha tradito.

Eh lo so, la vedo sempre al contrario, dio non tradisce niente e nessuno ma io ho vissuto e vivo il "mio" dio come se nel momento del bisogno fosse diventato sordo.
Non c'è stato, quello che avevo imparato su di lui non si è realizzato. (cioè io ho mollato..)
Per quanto ci provi però non riesco a dire "dio non esiste" perchè se mi ci soffermo un pò questo dio padre conosciuto da bambina aveva trovato un posto caldo e luminoso nel mio cuore, finchè, forse, ho smesso di sentirlo..o forse il mio cuore s'è chiuso, non so.

Oggi so che questo "tu non ci sei" non è altro che il riflesso di un vuoto realmente vissuto, di un calore realmente mancato. La rabbia sorda che mi prende e che mi fà disprezzare chi e quanto sia dolcezza, comprensione, amorevole tenerezza. "Chi disprezza compra" dicevano i vecchi ed è proprio così. La famosa fiaba della volpe e l'uva fatta ieri con mio figlio.

Ieri volevo entrare in chiesa, sedermi, arrendermi e lasciare che dio potesse amarmi ancora e viceversa ma mi sono ritrovata rabbiosa e spaventata assieme...e questo poi capita con gli altri.

Vorrei essere abbracciata..scriverlo è più difficile di quanto pensavo.
Vorrei che questo abbraccio risolvesse le mille domande che mi porto appresso, vorrei che quest'abbraccio cancellasse il vuoto, il freddo la paura...la sensazione che ho di essere così enormemente stupida.

Rivoglio il mio dio rivoglio la meravigliosa e calda sensazione di essere al posto giusto nel momento giusto col senso giusto.Chissà se era così che si sentiva Eva quando l'han scacciata dal paradiso...

Stasera con i piedi ben piantati per terra sento che forse non capiterà mai, forse la realtà è proprio questa, forse la mia strada è davvero imparare a stare senza un padre amorevole, forse la scelta sbagliata dei miei rari compagni è una diretta conseguenza di questo bisogno di sentirmi protetta ma non volendo realmente esserlo perchè come ogni figlia che si sia sentita tradita adoro ancora mio padre ma non tollero l'idea di dovergli portare le mie scuse.

E mescolo, padre vero con Padre nostro e combatto una battaglia inutile perchè coinvolge me e le parti di me.

Ma non riesco a credere più, non riesco ad avvicinarmi a questo dio che mi ha deluso e che ho deluso cercando di dimenticarlo.

E mi scivola lontano l'abbraccio fisico e quello spirituale e mi sento così infelice e così arrabbiata...e cercare negli altri tutto questo è ancora preannunciata delusione.

Non so se esista una soluzione a questa guerra, nè se esistesse se riuscirei ad afferrarla. So solo che sentire oggi mi fà incredibilmente male e se persistere è un suicidio anche arrendersi potrebbe equivalere a morire.

Ce l'ho con dio, ce l'ho con me,. ce l'ho con ogni scintilla di vita che mi riporti a questo vuoto che risucchia tutta l'incredibile splendente gioia che invece riesco a percepire nei rari momenti in cui la figlia si addormenta e diventa solo una delle infinite creature del Signore.

Uff stasera mi sento come un idrofobo che deve attraversare a nuoto un lago per tornare a casa....
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