Discussione: Litigare con dio
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Vecchio 04-01-2010, 20.30.54   #18
dafne
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Sono giorni che giro attorno a questa discussione perchè vorrei scrivere qualcosa ma non riesco a cogliere le parole.
Ultimamente ho camminato per le strade di Ermo in modo piuttosto silenzioso, pensavo che fosse un normale e rigenerante momento di pausa (proprio qui ho imparato ad apprezzare il silenzio) ma man mano che passavano i giorni mi sono accorta che mi stavo nascondendo un pò e che per la primissima volta mi stava capitando una cosa importante e non ero qui a condividerla.

Lo devo ammettere la cosa mi ha fatto stare male, non tanto perchè "bisogna condividere tutto", ma perchè il fatto che consideri molti di voi come la mia famiglia mi spinge in modo naturale in quella direzione.(a condividere)

Ho cercato di capire che cosa fosse ed è stato deludente ritrovare il solito senso di inadeguatezza, il solito bisogno di rientrare nei gusti e nelle preferenze...il solito vizio di appioppare agli altri le mie personali seg....ehm ...sensazioni ed elucubrazioni.

Il fatto è che ho fatto pace con Dio e per dirla tutta stò intessendo un legame di profondissima e intensa amicizia.

La cosa pare aver scosso a tal punto la mia parte razionale (è la parte razionale che smania per il controllo su tutto, si?) e il mio lato cinico che ha generato il pensiero "sono tutti molto pragmatici e razionali e poco inclini al considerare l'esistenza di Dio, li perderai"

Sono sinceramente mortificata per avervi sottovalutato così tanto e soprattutto per aver avuto paura di essere giudicata, cosa che mai qui mi è capitata prima.

Credo che il senso di condanna sia profondamente radicato in me, vedi il post iniziale, vedi quel concetto di "fedele = sfigato" e vedi tutta una paura enorme che stà spingendo per non farmi aprire al cambiamento.

Perchè Dio lo stò vivendo come un profondissimo cambiamento, un'apertura direi verso un mondo che ho sempre avuto e che ho sempre ignorato.

Ho patteggiato con la mia parte cinica stabilendo che prima di parlare e conoscere Cristo, o ancor più sù Dio, quest'apertura è verso il conoscere quella scintilla divina che è in me, quel presunto spirito che con la Ricerca cerchiamo di acciuffare (o lui ad acciuffare noi..), lascio che la commozione salga e sciolga ogni volta che capita e che questo meraviglioso senso di comprensione e di amore che mi stà calando addosso mi guarisca dalle mie paturnie.

Divento smielosissima lo sò ma mi stò ripetendo "ecchissenefrega", comunque ragione e cinismo non sono scomparsi e mi permettono di mantenere un certo, seppur ancora instabile, equilibrio nuovo.

Ho provato la sensazione di essere amata così come sono, di essere accettata e consolata e compresa e la straordinaria sensazione che tutto questo può non finire, nè fluttuare a seconda dei fatti della vita.

Quando mi ero accorta di voler bene a quell'uomo anche se ci stavo litigando a fuoco avevo percepito che il Bene viaggia in maniera autonoma rispetto alle opinioni, ai giudizi. Allora avevo sperimentato il voler bene a... adesso sono io che sperimento al contrario, il riceverlo... è straordinario.

Certo è un percepire che fluttua attraverso tutte le mille pippe che mi faccio e che qualche volta ho avuto il sospetto che fosse un buon modo per raccontarmi che avevo risolto il problema dell'inadeguatezza..ma è indipendente dal mio umore...c'è e credo che sia ora che io cominci a rispettarmi un pochetto di più e mi conceda di essere quello che sono. E oltre a questo credo di dovere la fiducia agli altri di poter comprendere un cambiamento.

C'è stato un giorno, in particolare, che ho guardato un crocefisso e ho realizzato che era proprio così, che era in croce e che ce lo avevo messo io in ogni giorno della mia vita.
E' stato terribile e questo mi ha spinto a valutare tutto in un ottica diversa. La fede, la religione, mi stanno aprendo ad una comprensione che non sò ancora definire bene, ma a cui non sò rinunciare.

Non voglio essere come quei fumatori che una volta diventati ex fumatori diventano stressanti e fastidiosi persino per chi non fuma ma ho fatto pace con Dio e credo che piano piano anche il mio modo di portare esempi o comuinicare ne sarà influenzato, spero non troppo, di sicuro comunque non mi nasconderò dietro a qualche casa o dietro qualche lampione di questa città per una sciocca paura.
Almeno voglio provarci

Scusate ancora e lo sfogo e i tentennamenti,sono in caccia di un nuovo equilibrio, fino al prossimo cambiamento e mi sento a casa qui tra voi.
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